la dotta, la grassa e la rossa
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La città universitaria per eccellenza
Se c'è una cosa che a Bologna non si può non notare è la forte presenza di giovani studenti che frequentano la sua università. Bologna è per eccellenza la città universitaria d'Italia, dato che l'insieme dei suoi atenei (L'Alma Mater Studiorum) vantano la nomea di essere i più antichi di tutto l'Occidente. La sua origine si colloca convenzionalmente intorno al 1088 e fondata da una commissione di personaggi illustri, tra cui il poeta italiano Giosuè Carducci. Due anni prima dunque della celebre università di Parigi, e otto rispetto Oxford in Inghilterra (1096) e ben prima di quelle di Parma, di Modena e Reggio Emilia, fondate nel corso del XII secolo. Forte è quindi tradizione culturale si respira ancora oggi nel capoluogo dell'Emilia Romagna. Gli oltre 90mila studenti che riempono le aule delle diverse facoltà bolognesi la mantengono viva culturalmente e socialmente, tanto che al mondo è conosciuta sotto il nome di "Bologna la dotta". Forte di questi suoi appellativi nel 2000 Bologna è stata designata dall'Unione Europea come città europea della cultura, il che le ha consentito di accrescere e sviluppare le proprie capacità artistiche. Sono in tanti i giovani italiani che scelgono Bologna come sede dei propri studi e sono tanti anche gli stranieri che optano per questa città quando devono scegliere la destinazione dell'Erasmus (il programma di scambio interculturale che permette agli universitari di trascorrere un anno di studi all'estero). Se la presenza dei giovani ha rivitalizzato un centro storico in precedenza frequentato pressoché da persone anziane, ha anche creato alcuni problemi di carattere pratico: spesso le amministrazioni comunali hanno dovuto fare i conti con la 'questione sporcizia' e con il rumore dovuto alla frenetica movida notturna. In ogni modo Bologna resta una meta unica nel suo genere, nella quale è possibile visitare una miriade di cose simbolo di una storia bimillenaria: si va dai portici alle torri, dalle chiese agli archi, per non parlare dei musei, delle tombe, dei palazzi e delle ville storiche di campagna.
Raggiungere questa città del centro Italia non è per nulla difficile, Bologna è infatti ben attrezzata con mezzi di trasporto di ogni tipo. L'aeroporto "Guglielmo Marconi", si trova appena fuori dalla città (6 chilometri) e su questo hub volano sia le compagnie di linea che le compagnie low cost, che collegano la città con il resto delle città italiane e con le principali città straniere. Eventualmente, è possibile servirsi anche dell'aeroporto di Forlì, distante 70 chilometri, collegato a Bologna tramite bus e navette. Per gli italiani la soluzione più comoda è il treno, dato che la stazione di Bologna è un punto di snodo tra il Nord e il Sud Italia e tutti i treni (anche quelli ad alta velocità) fanno tappa qui.
Alloggiare a Bologna è semplicissimo: la città dispone di moltissimi alberghi, bed and breakfast, ostelli, appartamenti in affitto e agriturismi pronti a soddisfare le esigenze di tutti, dallo studente con un budget limitato al manager in cerca di una location di lusso. Gli hotel, da una a cinque stelle, sono collocati nel pieno centro storico e nella periferia della città: alloggiare in centro o in prossimità di un monumento è più caro, ma è anche preferibile per una visita a piedi di Bologna.
Il periodo migliore dell'anno per visitare questa città è la primavera e l'autunno, per via del clima mite. D'estate la colonnina di mercurio raggiunge temperature troppo alte (a volte anche oltre i 35 gradi), mentre d'inverno è facile che scendano a livelli minimi (sotto lo zero) e non è poi così difficile che nevichi. Bologna è favorita anche dall'ottima posizione geografica: le colline bolognesi sono infatti un paesaggio incredibilmente attraente e bellissimo per una gita fuori porta.
Oltre a "Bologna la dotta" ci sono altri due aggettivi che accompagnano la città, ovvero "la grassa" e "la rossa": il primo è legato a una forte tradizione enogastronomica collegata alla città emiliana, che vede i bolognesi doc esperti ai fornelli e buongustai. Il secondo appellativo ha un duplice significato: Bologna è rossa perché rossastro è il colore delle case della città, ed è storicamente "rossa" (intesa come di sinistra) per affezione politica.
I monumenti al plurale
Bologna è la città dei monumenti al plurale: le cose da vedere sono infinite, tant'è che per un tour completo è necessario pensare di organizzare una vacanza che sia un po' più lunga di un semplice fine settimana. A seguire un elenco delle principali meraviglie che si possono ammirare in questa fantastica città.
- Le torri
Nel medioevo le torri e i torresotti di Bologna erano circa duecento: non tutti sono sopravvissuti, tuttavia sono ancora molte le torri che dominano il cielo bolognese. Le più celebri sono quelle conosciute sotto il nome de "Le due torri" e si trovano in Strada Maggiore. I nomi Asinelli (la maggiore) e Guarisenda (la minore) derivano dalle famiglie a cui se ne attribuisce la costruzione. La prima è alta 97,20 metri e rappresenta la torre pendente più alta d'Italia, la seconda (anch'essa pendente) ha un'altezza di 48,16m.
- Le chiese
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- San Petronio: un'imponente basilica che svetta in Piazza Maggiore, conosciuta per il suo interno gotico a tre navate, che ospita alcuni dipinti bellissimi attribuiti ad artisti di rilievo. Adiacente alla basilica esiste il Museo di San Petronio, che mette in mostra i disegni e i progetti per la facciata della chiesa.
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- Santo Stefano: conosciuto anche come le Sette Chiese, ovvero un insieme di edifici sacri situati nella piazza triangolare di S. Stefano. Le 7 opere architettoniche religiose sono la Basilica del Sepolcro, la Chiesa del Crocifisso, la Chiesa di San Vitale e Sant'Agricola, il Cortile di Pilato, il Chiostro Medievale, la Chiesa del Martyrium e il Museo di Santo Stefano.
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- S. Maria della Vita: un santuario a pianta ellittica con la cupola eretta da Giuseppe Tubertini. All'interno del santuario si trova il museo della Sanità e dell'Assistenza.
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- San Bartolomeo: una chiesa con un elevato interno a tre navate che domina la piazza di Porta Ravegnana che al suo interno ospita opere di Angelo M. Colonna, Giacomo Alboresi, Ludovico Carracci e Guido Reni.
- San Francesco: una chiesa duecentesca, insediamento dell'ordine francescano. Gli amanti dell'arte non possono perdersi l'abside con le cappelle e gli archi di sostegno.
- San Bartolomeo: una chiesa con un elevato interno a tre navate che domina la piazza di Porta Ravegnana che al suo interno ospita opere di Angelo M. Colonna, Giacomo Alboresi, Ludovico Carracci e Guido Reni.
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- San Salvatore: classica e al tempo stesso iconografica, la chiesa di San Salvatore viene visitata principalmente per il suo trittico, "Incoronazione della Vergine" di Vitale da Bologna.
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- San Paolo: con la sua navata sfarzosa questa chiesa seicentesca è una delle architetture religiose più visitate di Bologna. All'interno vanta dipinti di Carracci e Guercino. Sull'altare domina la "Decollazione di San Paolo" di Alessandro Algardi, uno degli esempi di scultura barocca più significativa della città.
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- Corpus Domini: chiamata anche "La Santa" custodisce il corpo integro della clarissa francescana Caterina de' Vigri. E' una chiesa quattrocentesca, modificata nel seicento da Giovanni Giacomo Monti.
- I portici
Eleganti o dipinti: Bologna e suoi portici sono un tutt'uno. I portici circondano la città per oltre 40 chilometri. Si tratta di percorsi coperti che consentono al viaggiatore di raggiungere ogni punto della città (e, perché no, di ripararsi dalla pioggia nelle giornate uggiose). Ci sono quelli più signorili della Chiesa dei Servi e quelli più "alla buona" di Piazza Mapinghi. L'origine di tutti questi porticati è legata al Medioevo e alla definizione di "Bologna la dotta": per far sì che i letterati potessero coltivare i loro studi furono realizzati i portici, in modo tale che ci fosse sempre un posto riparato per leggere un libro. Inizialmente erano in legno, nel corso degli anni sono stati trasformati in muratura, fatta eccezione per i portici di Casa Isolani, in strada Maggiore, che conservano ancora il loro materiale originale.
- I palazzi
Si parte con Palazzo del Podestà, in Piazza Maggiore, un edificio rinascimentale che conserva intatta la sua torre, quella dell'Arengo (1212). Adiacente sorge il palazzo di Re Enzo, che si affaccia sulla Piazza Nettuno (dal nome del dio rappresentato nella statua bronzea al centro della piazza) e in passato, adibito a sede delle magistrature di governo della città. Poco distante c'è il palazzo Comunale, chiamato anche Palazzo d'Accursio. Vicino a Piazza della Mercanzia si erge l'omonimo palazzo, in stile tardogotico, famoso per il suo loggiato a due archi ogivali e tre pilastri polistili con capitelli fioriti.
- I musei
Tanti sono i luoghi dell'arte nella città di Bologna: si va dal Museo civico archeologico, situato in via dell'Archiginnasio, che raccoglie testimonianze e documentazioni sulla Preistoria, sulla cultura villanoviana e sugli oggetti etruschi e italiani. Segue il Museo civico medievale, situato nel palazzo Ghisilardi-Fava, che raccoglie materiale di epoca rinascimentale e medievale. Una delle più importanti raccolte museali è conservata inoltre nella Pinacoteca Nazionale di Bologna: al suo interno si trovano opere di Raffaello, Carracci e Reni. E' visitabile tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle 9 alle 19.
- I colli e i giardini
Sono tante le aree verdi che circondano Bologna, si va dai giardini ai parchi, senza dimenticare i colli che avvolgono la città. Le aree di verde cittadino situate a ridosso del centro storico sono i giardini Margherita e il parco Nord (che ospita la celebre "Officina Estragon", locale molto in tra i bolognesi). Il colle della Guardia (dove sorge la basilica di San Luca) e la collinetta artificiale "La Montagnola" sono altre due aree interessanti, che vale la pena di visitare.
Tortellini e pasta al ragù: le ricette della tradizione emiliana
Inutile dire che la diffusissima pasta alla bolognese ha qui la sua origine. Semplice e buonissimo il ragù è senza dubbio uno dei sughi più conosciuti in tutto il mondo. Ovunque vi si trovi, questo sugo viene abbinato agli spaghetti, ma lo si può utilizzare per condire tutti i vari tipi di pasta. Che la cucina bolognese sia ricca e gustosa non deve stupire: la forte ricchezza culturale e la presenza di persone di diverse nazionalità all'interno del territorio ha fatto sì che la cucina venisse fortemente influenzata da stili e gusti differenti, raggiungendo così un'originalità di sapori che fa invidia a tutto il mondo. Per gli amanti della buona tavola è consigliato di fare un salto nel quartiere adiacente alla Basilica di San Petronio: esistono una serie di negozi di specialità locali e nei quali si vendono: insaccati, salumi, formaggi e prodotti tipici della tradizione gastronomica locale.
I ristoranti, ma soprattutto le taverne, offrono poi un menù sfizioso, dove non mancano mai i piatti cult della tradizione emiliana: dal noto prosciutto di Parma, al parmigiano Reggiano, all'aceto Balsamico di Modena, senza dimenticare la famosa mortadella di Bologna (l'ex premier del bel paese Romano Prodi, emiliano, era chiamato ironicamente "mortadella", per richiamarne le sue radici). Tra i primi consigliamo: i tortellini, serviti in brodo. Ma la pasta è buona nelle sue sfaccettature: a Bologna esiste una forte tradizione di pasta fatta in casa, con farina e uova, oppure si può optare per le lasagne. Famosa anche la cotoletta alla bolognese, una fetta di carne impanata ricoperta da formaggio e prosciutto crudo. E, per quanto riguarda i dolci, il più tipico è il "certosino": si prepara di solito a Natale e contiene miele, frutta candita, mandorle, uva, cannella, pinoli e cioccolato fondente.
Tra le trattorie di Bologna si consiglia: La gatta, in via Bellaria, L'antica trattoria del Cacciatore (via Caduti di Casteldebole 25), Trattoria Papa Re, in piazza dell'unità e la Trattoria Paradisino in via Vighi al civico 33. Ottime anche le osterie della città, come Cantina Bentivoglio in via Mascarella, Osteria dei cavalieri in viale Oriani, Osteria De' Poeti nell'omonima via, e La Vecchia Malga in via Pescherie Vecchie, al 3. In ogni modo ristoranti e trattorie sono situate in ogni angolo e ognuna esporrà nei propri menù il piatto del giorno, che lascerà soddisfatti i clienti più pignoli.
La frenetica vita notturna e gli eventi internazionali
Dopo aver cenato è d'obbligo godersi un po' della vita notturna bolognese: bar, caffè, pub e discoteche non mancano a Bologna, la movida è frenetica e la voglia di divertirsi non manca. La presenza di molti giovani fa sì che nel centro città ci siano spesso eventi all'aperto (tempo permettendo), concerti e feste.
Assolutamente da non perdere, poi, sono le tante sagre e manifestazioni che si svolgono nella provincia bolognese: ogni anno si tengono a Imola: la festa del contadino e quella della tagliatella (durante il mese di settembre), notte bianche ai musei, Sassonfest o semplicemente la festa della Birra a Sasso Marconi, la sagra dell'uva a Imola e via dicendo.
Tra gli eventi. da segnalare il Motor Show di Bologna, il salone internazionale dell'auto e della moto, diventato un appuntamento fisso per chi ama i veicoli a due e quattro ruote. Esperti del settore, piloti e commercianti di tutto il mondo si ritrovano per spiegare e far toccare con mano al visitatore tutte le ultime novità in tema di auto e moto. All'evento partecipano anche alcuni famosi campioni di automobilismo e motociclismo, che non solo sono a disposizione per firmare autografi o farsi scattare delle foto, ma si esibiscono anche in performance da lasciare senza parole.
Per quanto riguarda l'arte, l'appuntamento è con Artefiera, che si tiene ogni anno nel quartiere fieristico di Bologna e mostra tutte le ultime novità in tema di pittura e installazioni contemporanee. Ospita sempre stand delle gallerie straniere di fama internazionale, accompagnate al meglio delle gallerie nazionali.