La città dipinta
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La città dai tanti canaletti
Nell'ombra della visitatissima Venezia e poco distante da questa, sorge Treviso, una favolosa piccola città a misura d'uomo, fantastica a livello architettonico per i suoi stili differenti, dal Neoclassico del Duomo al barocco delle ville, che è il vanto per molti cittadini del Veneto. Non è un grande centro, come gli altri che questa regione del Nord est d'Italia presenta, come Verona, Padova e Mestre, ma è una città molto amata dai veneti per via della sua struttura medievale e del suo stretto legame con l'ambiente naturale. La città è circondata dalle mura lungo le quali scorrono i canali che si uniscono al Sile e al Botteniga. Treviso appare così come una città costellata da tantissimi canaletti (tutti affluenti del Sile, come lo Storga, il Limbraga e il Dosson) che conferiscono quella stessa aurea magica, rilassata e quasi fiabesca che si respira a Venezia (seppur in miniatura). In passato Treviso era conosciuta come la città "picta", ossia dipinta: merito dei tanti e bellissimi affreschi che decoravano le facciate dei suoi palazzi, affreschi che ancora oggi si possono ammirare.
Oggi è nota in tutta Italia per via della sua politica quanto meno discussa, come la decisione di rimuovere le panchine pubbliche in parte della città per eliminare la presenza di extracomunitari. Tuttavia Treviso appare agli occhi del visitatore una città accogliente, molto ben organizzata, con un patrimonio storico invidiabile e con un forte attaccamento alla tradizione. Il mezzo migliore per muoversi in questa città è quello di utilizzare le proprie gambe: Treviso è un luogo da esplorare a piedi, muovendosi nei vari angoli, ammirando gli scorci dei piccoli vicoli e assaporando l'atmosfera delle grandi piazze, dove i giovani si ritrovano per gli aperitivi.
Raggiungere Treviso è comodo da molte città d'Italia e da alcune città d'Europa: l'aeroporto Treviso-Sant'Angelo si trova a soli tre chilometri di distanza dal centro cittadino a cui è ben collegato. Su questo scalo vola Ryanair che ha consentito all'hub di avere un traffico aereo molto alto, tale da piazzare l'aeroporto tra i primi 20 d'Italia (al sedicesimo posto): funziona perfettamente come aeroporto secondario di Venezia. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari Treviso è ben collegata a Udine, Roma e Milano e alle altre città del Veneto (Vicenza, Portogruaro e Montebelluna).
Il periodo migliore per visitare questa città è la primavera: in inverno infatti le medie stagionali sono molto basse, e nei mesi di gennaio e febbraio è facile vedere la colonnina di mercurio scendere sotto lo zero. In estate la temperatura è l'ideale (28 gradi nel mese di luglio), ma l'umidità è a livelli stratosferici: in questo periodo non è così difficile imbattersi in burrasche, grandinate violente e temporali improvvisi. La stessa percentuale di pioggia e di maltempo si trova anche a ottobre, pertanto è la primavera il periodo decisamente più sicuro per evitare che il vostro viaggio venga rovinato dal clima.
L'arte intorno a Piazza dei Signori
Sono tantissimi i luoghi di interesse storico che si possono visitare a Treviso. A seguire un breve elenco dei punti che assolutamente devono essere inseriti nel vostro programma di viaggio.
- Le mura
La presenza delle mura a Treviso risale al periodo romano: prima di essere un Comune, la città era un municipio romano. All'interno delle mura si sviluppa l'antico centro. Da vedere i bastioni nei quali sono raffigurati i bassorilievi del leone alato simbolo della Venezia che conquistò e sottomise Treviso e le tre porte, Porta San Tommaso, Porta Santi Quaranta e Porta Altina, che fino ai primi anni del '900 rappresentavano le uniche porte per accedere alla città.
- Le costruzioni religiose
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- Chiesa di San Nicolò
Si tratta della chiesa in assoluto più grande per dimensioni di Treviso, maggiore addirittura del Duomo. Lo stile di questa costruzione è romanico-gotico, con le forme massicce e lo slancio proiettato verso l'alto. La chiesa di San Nicolò è situata a sud ovest del centro storico, sulla riva sinistra del Sile. Adiacente alla Chiesa sorge il Seminario Vescovile, ex convento domenicano della chiesa di San Nicolò.
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- Duomo
La cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo è il luogo di culto per eccellenza della città di Treviso, nonché sede della diocesi: si trova in Piazza del Duomo ed è una costruzione che porta la testimonianza dei diversi stili architettonici che hanno influenzato la città, con degli aspetti romanici-padani e altri della tradizione bizantino-lagunare. E' una chiesa molto conosciuta e molto visitata oltre che per la sua facciata pittoresca con le sette cupole emisferiche, perché all'interno possiede una collezione di opere di grande valore come l'Annunciazione di Tiziano, San Lorenzo e altri santi di Paris Bordon e La madonna del Fiore di Gerolamo da Treviso.
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- Chiesa di San Francesco
Questa costruzione romanica-gotica (con il soffitto in legno e la pavimentazione in cotto) è un altro punto d'interesse d'architettura religiosa. Si tratta di una chiesa realizzata tra il 1230 e il 1270, su richiesta del Papa Innocenzo III. E' molto conosciuta anche perché il chiostro della Chiesa è oggi sede di esposizioni d'arte. Nella chiesa si trova inoltre la tomba di Francesca Petrarca, figlia del poeta del Canzoniere, morta a Treviso nel 1384.
- Museo civico Luigi Bailo
Il museo civico, situato in Borgo Cavour al civico 24, che ospita collezioni archeologiche e artistiche divise in tre sezioni: la Pinacoteca che ospita alcuni lavori d'eccezione (come le opere precedentemente situate dentro la Chiesa di San Teonisto), la Sezione Archeologica che include reperti dell'età del ferro, del rame e del bronzo e la Galleria Comunale d'arte moderna, luogo d'eccezione per gli amanti delle opere realizzate tra il 1800 e il 1900.
- Museo della casa Trevigiana
Si tratta di un museo assolutamente da non perdere se volete conoscere la storia di questa città. La Treviso del passato viene ricostruita attraverso gli oggetti d'arredamento, le ceramiche, i tessuti e gli oggetti in ferro battuto tipici di questa zona. Nel cortile di questo museo si trova una singolare fontana che rappresenta una figura femminile e che è stata denominata "Fontana delle Tette": dai seni il podestà offriva vino bianco e vino rosso ai suoi cittadini.
- Battistero di San Giovanni
Si tratta di un edificio romanico del XI-XII secolo, realizzato alla sinistra del Duomo, eretto sull'area dove un tempo sorgeva un antico tempio pagano. Oggi mantiene il suo aspetto originario, ma più volte è stato sottoposto a lavori di ricostruzione. Da vedere le sue absidi, dove dominano gli affreschi romanico-bizantini, come Madonna con il Bambino e Santi, e Madonna con Bambino tra l'Arcangelo San Michele e San Prosdocimo.
- Piazza dei Signori
La piazza dei Signori è senza dubbio la parte più importante della città: è il fulcro della vita politica (con il Palazzo della Prefettura), è ricca di richiami storici (sorgono Palazzo dei Trecento e Cal Maggiore), e oggi giorno è il punto di ritrovo dei giovani. Non a caso in questa piazza si tengono le più importanti manifestazioni come: il Rossotreviso (la mostra sul radicchio trevigiano), la Rassegna internazionale del Folclore, le sfilate di moda e i concerti.
- Palazzo dei Trecento
Si erge in Piazza dei Signori ed è uno dei palazzi più importanti di Treviso. E' chiamato anche Palazzo della Ragione, fu eretto nel XII secolo e fu sede di diverse attività politiche (qui si trovava il Tribunale dei Consoli e la suprema assise civile). Da ammirare il porticato con gli archi, la loggia al pianterreno, il salone in stile romanico e la merlatura.
- Palazzo della Prefettura
Il palazzo della prefettura era la sede della Signoria, un palazzo del XIII secolo più volte rimaneggiato nel corso degli anni. Il simbolo di questo palazzo è la Torre Civica, eretta nel 1218, chiamata il "Campanon".
- Loggia dei Cavalieri
Si tratta di un edificio importantissimo per la storia di Treviso: fu realizzato nel 1200 per volere del podestà Andrea da Perugia. Qui si svolgevano i giochi di società dei nobili, fino a quando nel dicembre del 1388 la città fu conquistata da Venezia. La loggia divenne proprietà del Comune di Treviso alla fine del 1800.
- Cappella dei Rettori
La cappella dei Rettori contiene alcune importanti opere del Fiumicelli, artista di origini vicentine, del Pozzoserrato e di Cordova.
- Pescheria
E' l'isoletta sul Botteniga. I due fiumi che attraversano la città sono il Sile e il Botteniga (cagnan) che si dirama in tre cagnan principali: dei buranelli, del Siletto, della Pescheria. Si tratta di uno dei luoghi più caratteristici: fino alla metà dell'800 l'attuale isola non c'era, ma c'erano solo tre isolette divise dai diversi rami del fiume.
- Il ponte Dante
Questo ponte sul Sile è chiamato cosi perché Dante lo menziona nella Divina Commedia, nel Paradiso. Oggi è in pietra in seguito alla ricostruzione fatta: da allora si chiama "ponte dell'impossibile", perché tutti credevano che sarebbe stato travolto alla prima piena del fiume.
Radicchio e salsiccia, ma anche pesci: la buona tavola trevigiana
A Treviso mangiare bene è d'obbligo. Prodotti freschi, tipici, genuini sono presenti in molte ricette, come le erbette di montagna, i funghi del Montello e in particolare il radicchio di Treviso, rosso, cucinato nei modi più svariati. Nei tanti ristoranti di Treviso è possibile mangiare anche pesce, soprattutto quello di acqua dolce, come l'anguilla, la trota, il luccio e la carpa. Molto diffuse anche le zuppe, come quella di pesce o di piccioni, i bigoli (un tipo di spaghetti grandi) all'anatra. Tra i primi più diffusi c'è il risotto alla salsiccia e al radicchio, un piatto decisamente gustoso che solleciterà i palati dei clienti più raffinati.
Come secondo piatto molto diffusa è la salsiccia trevigiana, chiamata Luganega, in brodo o alla piastra. Tra i dessert almeno una volta da provare è il tiramisù. Ogni piatto si accompagna poi rigorosamente con il vino, tra i migliori vini veneti ci sono il Prosecco di Valdobbiadene, il Merlot, il Cabernet, il Tocai e i Pinot Bianco e Grigio. Chi volesse sperimentare la vera vita enogastronomica di Treviso non può non fare un aperitivo in città: vero e proprio culto per i veneti che ogni giorno si ritrovano in uno dei tanti bar della città.
La bibita che tutti bevono come aperitivo è lo Spritz: un gustoso mix tra prosecco, acqua e Aperol, accompagnato con una fettina di limone o di arancia. Lo si assapora assaggiando i tramezzini, dei panini ripieni in mille modi (al tonno, agli sfilacci di cavallo, al pomodoro e mozzarella, giusto per fare qualche esempio), tipici in quest'area.
Tanti sono i ristoranti e le osterie che vi consentiranno di gustare il meglio della cucina trevigiana. Eccone alcuni:
- Il ristorante San Parisio
Situato nel vicolo Pescheria questo ristorante consente di provare il meglio dei piatti stagionali, dalla carne al pesce. Le ricette di questo ristorante sono tutte di ottima qualità con prodotti di alto livello.
- Il ristorante Trattoria Alla Colomba
Da più di 70 anni è presente in via Ortazzo al civico 23 e offre il meglio della cucina tradizionale trevigiana.
- Ristorante l'Ombra Osteria Veneta
Un ristorante che offre ricette con prodotti a chilometro zero, una scelta invidiabile di vini. Consigliata la carne alla griglia. Si trova in Viale Frà Giocondo, nel pieno centro storico di Treviso.
Dall'Ombralonga alla fiera del Radicchio: gli eventi trevigiani
Tra le feste più importanti c'è l'Ombralonga, che a ottobre attira in città tutti gli amanti del nettare di Bacco: si tratta di una festa che celebra il vino. L'ombra, in dialetto locale, è il bicchiere di vino, che ci si porta sempre appresso (attaccato al collo) lungo tutti gli stand e i bar che consentono di assaggiare i vini prodotti in loco, accompagnandoli con polenta, cicchetti, crostini, formaggi, soppressa veneta e via dicendo. La manifestazione ha un alto seguito di partecipanti che ogni anno si riuniscono per quest'occasione, per bere vino, stare in compagnia e talvolta alzare un po' troppo il gomito. Se vissuta nel modo giusto è senza dubbio una delle feste più belle e caratteristiche di tutto il Veneto.
Sempre in tema enogastronomico va segnalata la fiera del Radicchio, che si tiene ogni anno a dicembre ed è volta a sottolineare quanto è pregiato questo prodotto della terra, che dal 1992 è stato riconosciuto con l'indicazione geografica protetta. In primavera (il giovedì della mezzaquaresima) si celebra il Rogo de la vecia, sul ponte Dante: un pupazzo viene processato e condannato al rogo, la gente assiste bevendo vin brulé e mangiando la pinsa, un dolce tipico trevigiano con l'uvetta e i fichi secchi.
Tra gli eventi degli di nota a livello culturale c'è il festival nazionale della musica antica per organo, che consente a cori polifonici e popolari di esibirsi. La manifestazione si svolge annualmente. Sempre legata alla musica a luglio si celebra il festival Suoni di Marca, nel centro storico. Questo legame stretto della città con la musica classica è anche collegato al fatto che a Treviso è nato uno dei più famosi violoncellisti, Giuliano Carmignola.