La città modaiola e turistica della Tunisia
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Una città dal fascino bifronte: mare e storia a disposizione dei turisti
Il fascino di Monastir è duplice: da un lato il mare, dall'altro la storia di questa cittadina, prima tra quelle arabe fondate in Ifriquya, nome con la quale in antichità si identificava l'attuale Tunisia. Il boom turistico ha profondamente trasformato questa località, soprattutto in prossimità del mare. Oggi vanta enormi complessi alberghieri, hotel all'avanguardia, negozi, ristoranti e un lungomare molto vivace per rispondere alle esigenze dei molti turisti che si recano qui ogni anno. Poi c'è il Ribat dove si respira uno spirito e un'atmosfera completamente diversa: si tratta di un insieme di strutture che ospitavano i volontari che avevano lo scopo di difendere le frontiere dell'Islam e di accrescere la fede islamica. Un luogo di culto, dunque, che oggi appare ben conservato. Non a caso il Ribat viene spesso definito come un insieme di monasteri, perché in questa località la religione era molto importante: tuttavia non erano solo gli aspetti religiosi a essere presi in considerazione all'interno di questa struttura: venivano svolti qui anche diversi compiti militari. Il Ribat è senza ombra di dubbio la particolarità più importanti della città di Monastir: si tratta di un piccolo forte quadrato, con quattro torrioni, circondati dalle mura di una Kasbah.
L'economia di questa città ruota principalmente intorno al turismo, ma non è questa l'unica fonte di sussistenza. Monastir è anche una nota località attiva nel settore tessile e un centro universitario rinomato. Per quanto riguarda il primo aspetto è attiva nella produzione della lana; per quanto riguarda l'aspetto culturale, invece, ci sono in città ben 5 facoltà che attirano studenti da diverse parti dell'Africa. Il quadro completo di Monastir si ha poi con la produzione di sale e olio d'oliva, chicche della cucina tunisina.
Annoiarsi a Monastir è quasi impossibile: la città offre una varietà incredibili di opzioni, in grado di soddisfare i gusti di tutti i viaggiatori. Gli amanti della spiaggia e del mare possono contare su arenili affascinanti, acque azzurre e un clima eccezionale tutto l'anno. A Monastir infatti fa caldo in ogni stagione. L'estate è caldissima, ideale per chi vuole passare le giornate prendendosi il sole, spaparanzati in spiaggia. I mesi che vanno da marzo a giugno sono quelli ideali per visitare la città: il sole c'è, ma la colonnina di mercurio non raggiunge temperature troppo elevate, così da consentire una visita tranquilla per le vie del centro (la Medina) e per il Ribat. Gli appassionati di arte non possono poi perdere una vista al Museo Islamico, dove è possibile ammirare una serie di collezioni di monete e oggetti di bronzo antichi. Imperdibile poi la visita alle Moschee, tra cui spicca quella di Bourguiba.
Una volta in città provate la cucina del posto: la cucina tunisina è basata su spezie, condimenti e sul cous cous, elemento tradizionale dell'intera nazione. Carne e pesce poi saranno a vostra disposizione.
Raggiungere Monastir è semplice dall'Italia: ci sono molti voli diretti che partono da Roma e da Milano. Esistono poi voli che fanno scalo a Tunisi e da qui i collegamenti sono garantiti grazie a un servizio pubblico di pullman.
I luoghi imperdibili di Monastir
Anche se avevate in mente una vacanza solo all'insegna di sole e mare, ritagliatevi un po' di tempo (a orari serali, al tramonto) per ammirare le bellezze che questa città tunisina offre. Andare via da Monastir senza aver visto i principali luoghi di interesse turistico sarebbe un vero peccato. Ecco dunque un breve elenco di quello che questa città presenta, di tutto quello che non dovrebbe restare fuori dal vostro taccuino di viaggio.
- Il Ribat di Harthema
Si parte dal Ribat di Harthema, che come precedentemente accennato, è il luogo più visitato della città. Non c'è da stupirsi: è un luogo fortemente storico, la cui origine risale al 796. Si tratta di un complesso utilizzato per fini militari e politici: da non perdere la torre di vedetta che rappresenta la parte in assoluto più datata. Bellissime poi le mura risalenti all'11esimo secolo. Oggi all'interno di questo luogo dove sacro e profano erano così uniti si svolgono molte rappresentazioni teatrali e spettacoli di diversa natura: inutile dire che l'atmosfera all'interno è assolutamente unica, pertanto la visita di qualche spettacolo è più che consigliata. Il Ribat è stato inoltre utilizzato come set cinematografico nel 1976 da Franco Zeffirelli che decise di fare alcune riprese di Gesù di Nazareth proprio qui.
- La Medina
Il centro storico della Medina oggi non esiste più: quest'area è stata infatti distrutta e ricostruita e oggi mostra belle piazze, edifici e portici, ma dallo stampo decisamente moderno. La maggior parte degli edifici, infatti, risale al 1960. Le zone più antiche, invece, sono quelle dove si trovano bancarelle, intente a vendere souvenir della città.
- Le Moschee
Come in tutti i paesi islamici le costruzioni religiose (ovvero le Moschee) sono di immensa bellezza. La più importante è quella che si trova di fianco al Ribat: è la principale della città e la sua costruzione risale al nono secolo. Bellissima e altrettanto significativa è quella di Bourguiba, nonostante sia una moschea recentissima, dato che fu realizzata nel 1963. Eppure è oggi una delle più belle e più visitate, proprio perché la sua costruzione fu fatta seguendo i dettami delle tradizionali moschee. Da ammirare le porte in legno e il marmo rosa che caratterizza le ben 86 colonne che si trovano nella sala preghiera. All'interno del mausoleo di Bourguiba si trovano i resti di Habib Bourguiba che fu il primo presidente della Tunisia.
- Museo Islamico
La tappa per gli amanti dell'arte è il Museo Islamico che si trova all'interno del Ribat. Non ci sono quadri, ma per lo più monete, iscrizioni coraniche, oggetti in bronzi, ceramiche tunisine, gioielli, tessuti , vetri e tanto altro. Una vera e propria chicca per gli appassionati.
- Le altre due grandi città del Sahel tunisino
Se amate visitare le città potete optare per le altre due grandi città del Sahel tunisino, ovvero Sousse (la più popolata) e Mahdia.
Il governatorato di Susa (nome italiano con cui indichiamo la città di Sousse) si trova a solo 23 chilometri di distanza da Monastir, e rappresenta un centro di grande fascino tant'è che la sua Medina è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale dell'Umanità. Si tratta di una città fondata nel 9 secolo a.C. dai Fenici e che fu molto influenzata, nel corso degli anni, dai Cartaginesi. Tante sono le popolazioni che passarono da questo centro, lasciando testimonianze ancora oggi evidenti. Oggi è considerata la perla del Sahel e offre una varietà incredibili di attrazioni. Si va dalla Grande Moschea al Ribat, dalla chiesa Cristiana di San Felice al Museo Nazionale (il secondo per importanza della Nazione, dopo il Bardo), senza dimenticare il porto e la bellissima Medina islamica.
Diametralmente opposta (quindi muovendoci in direzione sud) ci imbattiamo in Mahdia, che dista 45 chilometri da Monastir. Una distanza un po' più lunga, ma la fatica verrà ricompensata. Mahdia sorge su una penisola e la sua cittadina è uno dei più importanti porti pescherecci del Paese. Divisa in due, da non perdere il centro storico che si trova sulla penisola. nell'entroterra invece si trova la città moderna, che ruota intorno ai suoi due principali quartieri, ovvero Hibun e Zouila.
Spezie e sapori diversi: lasciatevi tentare dalla cucina tunisina
Va detto, a onor del vero, che non è diversissima da quella italiana: si tratta infatti di una gastronomia che, come quella di tutti i paesi del Mediterraneo, vive di olio, spezie e pomodori. Come ogni località di mare, inoltre, vanta un menù di cucina a base di pesce ricchissimo, ma altrettanto ricco è quello a base di carne, specie di pecora, montone e cammello. La zona di Monastir, essendo una zona costiera, vanta inoltre moltissime ricette a base di pesce, frutta e verdura, ideali per gli amanti della tradizionale cucina mediterranea.
La Tunisia è inoltre famosa - a livello alimentare - per la produzione di grano duro di frumento: ecco perché la pasta non manca quasi mai sulle tavole tunisine. Di solito viene servita in due modi, con salsa di pomodoro nel rispetto della tradizione italiana o con una salsa tipica del posto che prende il nome di Harissa: si tratta di una salsina piccante, che assomiglia al pesto e che si prepara con peperoncino fresco, aglio e olio d'oliva. Detto questo, anche se la pasta è molto comune e molto apprezzata dagli abitanti del posto il piatto nazionale rimane il cous cous. Servito in modi diversi, come primo o come contorno, con verdure (in particolar modo zucca, carote, pomodori, sedano e patata) e accompagnato con carne di agnello. In alcune zone, e in occasione di alcuni eventi particolari viene preparata inoltre una ricetta d'eccezione: si tratta del cous cous a base di pesce. Ma per provarlo dovete recarvi a Djerba, Sfax o Gabes.
Per chi vuole mangiare altri piatti tipici si consigliano l'insalata mechouia, ovvero un piatto fresco a base di pomodori e peperoni alla griglia, cipolle sbucciate e aglio: non l'ideale, insomma, se viaggiate in compagnia della vostra dolce metà. E ancora il Brik, una frittella riempita nei modi più variegati, con patate tonno e uova, oppure con formaggio fuso. Chi invece vuole un pasto "toccata e fuga" può optare per il sandwich di tonno, molto amato dalla gente del posto e pertanto preparato in ogni angolo: è un panino con il tonno, olive, capperi, uova sode e insaporito dalla famosa salsa Harissa.
Tanti sono poi i dolci che chiudono i pasti della cucina tunisina. Assolutamente da provare quelli a base di datteri che sono l'ingrediente principale della pasticceria locale.
Città di mare e di grande relax
A differenza di altre mete della Tunisia, Monastir non vanta una vita notturna molto frenetica. E' per lo più la meta ideale di tutti coloro che vogliono apprezzare il mare, la storia, la cultura e la cucina di questa nazione. Gli amanti delle notti folli fino all'alba prediligono altre mete più movimentate e caotiche. Tuttavia è possibile divertirsi all'interno delle feste organizzate dai villaggi turistici e dagli Hotel che non hanno nulla da invidiare alle feste dei locali di altre città. Oppure, di sera, potete approfittarne per fare una passeggiata in centro città ammirandola con quella romantica atmosfera serale. Durante il giorno, invece, le modalità di divertimento sono varie.
Oltre alle sopramenzionate spiagge e alle offerte culturali che Monastir offre, ci sono anche altre interessanti alternative: gli appassionati di golf potranno contare di un ampio campo da golf, ben curato. Altrettanto felici saranno gli amanti dell'equitazione: diversi maneggi si trovano nella zona di Monastir.
Per quanto riguarda le festività, a Monastir si celebrano tutte quelle nazionali, ovvero:
- 1° gennaio Capodanno
- 20 marzo Festa dell'indipendenza
- 21 marzo Festa della gioventù
- 9 aprile Festa dei martiri
- 1° maggio Festa del lavoro
- 25 luglio Festa della repubblica
- 3 agosto Festa nazionale
- 13 agosto Festa della donna
- 15 ottobre Festa della liberazione
- 7 novembre Anniversario della presa del potere da parte di Ben Ali