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L'Ungheria, situata al centro dell'Europa, circondata dalle Alpi, dai Carpazi e dalle Alpi Dinariche, è uno dei paesi più antichi del continente europeo e uno dei più sconosciuti, se tralasciamo la sua capitale Budapest. Il paese, costellato di città meravigliose ricche di palazzi, castelli e luoghi pieni di magia, laghi termali e paesaggi naturali che ti lasceranno a bocca aperta, angoli dove gustare deliziosi goulash, ti offre ogni tipo di esperienza, sia che tu sia alla ricerca di grandi avventure o un viaggiatore tranquillo in cerca di pace, relax e persone amichevoli.
Budapest, la città che offre mille proposte culturali e visite durante il giorno, si riempie di luci e atmosfere particolari al tramonto. Una città ricca di artisti, design, ristoranti tradizionali e i suoi famosi "ruin pub";
Ma non è solo la capitale a offrirci la sua atmosfera particolare, l'intero paese è ricco di eventi: feste popolari, musica dal vivo o ambienti studenteschi, artigianato tradizionale, spettacolari terme in grotte naturali e infinite proposte per tutti i gusti. Scopri la grande pianura dell'est dove troverai cavalli selvaggi, borghi medievali tra fiumi, laghi, boschi e vigneti o verdi montagne del nord-ovest.
L'Ungheria ti offre tutto il necessario per disconnetterti o connetterti. A te la scelta!
Ti presentiamo i migliori luoghi da scoprire
popolari per ogni fascia d’età!
Il Centro termale Gellért è il monumento più noto nella veste di un bagno termale che fu aperto all’inizio del XX. secolo. Il Bagno termale Széchenyi è uno dei complessi termali più grandi d’Europa, le sue acque termali sgorgano dal secondo pozzo più profondo di Budapest.
Il Bagno termale Rudas è un bagno turco di Budapest rimasto dai tempi dell’occupazione ottomana. La piscina rooftop situata all’ultimo piano è davvero incredibile, non perdete l’occasione di provarla!
Il lago termale di Hévíz è il lago termale naturale più esteso d’Europa e vi attende anche d’inverno con le sue stupende ninfee.
Nella grotta termale di Miskolctapolca potete visitare la piscina coperta dalla natura: potere immergervi nell’acqua termale che sgorga dalla profondità del monte e beneficiare allo stesso tempo dell’aria cristallina.
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Il complesso del Castello Esterházy di Fertőd, situato vicino al confine con l’Austria, è l’attrazione turistica principale di Fertőd e allo stesso tempo un’attrazione di particolare importanza dell’Ungheria. Originariamente al posto del castello si trovava la residenza di caccia di Sarród, a forma di ferro di cavallo, costruita nel 1720, trasformata successivamente su commissione di un membro della famiglia nobile austro-ungarica Esterházy. La famiglia Esterházy fu una famiglia influente a partire dal secolo XVII. Tra i loro membri illustri si trovano il conte palatino d’Ungheria, un vescovo, un giudice della regia curia, un primo ministro e uno scrittore ungherese insignito del premio Kossuth.
Lo sfarzoso Castello Esterházy costruito su commissione di Miklós Esterházy, acquisì la forma odierna dopo 20 anni di lavoro, nella seconda metà del secolo XVIII. La bellezza del complesso di edifici barocchi è all’altezza del castello di Schönbrunn o di Versailles di Parigi, infatti viene spesso chiamato come la “Versailles ungherese”.
Visse la sua epoca d’oro dal 1768 al 1790 e fu considerato uno dei centri culturali principali dell’Ungheria. Nell’enorme edificio si trovano 126 stanze arredate e decorate in stile rococò. Il centro del castello comprende la sala d’onore e la stanza della musica situate al primo piano e le cui pareti grandiosi sono inframezzate da mezze colonne ioniche. La sala da pranzo per l’estate, sottostante alla sala d’onore, collega il giardino barocco con l’edificio, i cui lati ospitano le sale destinate alla ricezione degli ospiti.
Al pianterreno, accanto all’appartamento del principe e della principessa, si trova la biblioteca. L’ala orientale invece, che vanta oltre 300 dipinti, ospita la famosa pinacoteca Esterházy.
Il castello di Eger, che nel medioevo riuscì a sconfiggere l’avanzata in Europa del terribile esercito turco, ti invita ad un viaggio nel tempo! Il castello fu un bastione di difesa in Europa, come la Barriera nel Trono di Spade e i combattimenti furono feroci come nella battaglia delle acque nere.
In un certo senso può essere chiamata la “battaglia di Stalingrado” dell’epoca, la prima volta che l’esercito ottomano dovette ritirarsi. Anche dopo la caduta del castello avvenuta 50 anni dopo che si trovava qui, per ben 100 anni, la linea di confine tra l’impero ottomano e l’Europa cristiana. La posta in gioco della battaglia fu alta poiché si dovette proteggere l’Europa metà cattolica e metà protestante dalla conquista islamica condotta da Solimano I. Quindi, da una parte si combatteva per i beni economici, e dall’altra parte anche per la propria fede religios.
Nel castello di Füzér potrai apprendere la storia della fortezza con l’aiuto degli animatori. Füzér è situata in uno dei punti più settentrionali d’Ungheria, nella parte più orientale dei monti Zemplén. Il paesino è raggiungibile da due strade principali: la strada 37 percorrendo Szerencs-Sárospatak-Sátoraljaújhely o la strada statale 3 dalla direzione di Hidasnémeti-Gönc-Telkibánya.
La strada corre accanto alla famosa microregione vinicola di Tokaj-Hegyalja dove vale la pena fare una sosta alle cantine. Già che ci sei, non perderti il Centro visitatori del Parco naturale di Nagy-Milic, il museo-villaggio (“Tájház porták”) e l’edificio della Guardia del castello! Grazie alle piattaforme interattive possono percorrere le attrazioni principali di questa zona anche coloro che trovano difficile o non ce la fanno affatto a salire al castello. Tuttavia se te la senti, devi assolutamente salire perché le dimensioni e le proporzioni danno un effetto completamente diverso da vicino, per non parlare dello scricchiolio delle assi di legno sotto i piedi, un’esperienza che nessuna soluzione virtuale può regalarti.
Aria fresca, boschi a perdita d’occhio. Avreste mai pensato che all’epoca questo terreno fu zona di caccia e luogo di residenza reale? Se siete stati sempre curiosi del mondo dei nobili e volevate sbirciare la loro vita quotidiana, non potevate trovare destinazione migliore di questa. La storia del castello barocco risale al 1735 quando iniziarono i lavori di costruzione su ordine del conte Antal Grassalkovich I, persona di fiducia di Maria Teresa. Per il 1745 fu completata la prima parte dell’edificio a forma di U circostante al cortile interno con la sala banchetti e gli appartamenti reali. Successivamente fu completato con due ali nuove: l’ala meridionale ospitò la scuderia e il fienile, l’ala settentrionale invece la chiesa cattolica tuttora funzionante. Il figlio del conte fece costruire all’interno dell’edificio un teatro barocco stabile in pietra che all’epoca funzionava come teatro temporaneo. In queste occasioni si esibivano compagnie teatrali tedesche che di solito recitavano a Buda, Pest e Győr. Questo è il primo teatro stabile di scena in pietra sopravvissuto fino ad oggi. La costruzione della nuova casa degli aranci, l’ultima ala del lato settentrionale nonché la trasformazione del giardino francese in giardino paesaggistico sono legate ad Antal Grassalkovich III.
Dopo l’estinzione della famiglia Grassalkovich il castello ebbe vari proprietari finché nel 1867 fu acquistato e rinnovato dallo stato ungherese e regalato poi a Francesco Giuseppe I e alla regina Elisabetta come regalo d’incoronazione. Successivamente divenne la residenza di campagna favorita della coppia. I giardinieri del castello, per compiacere Sissi, prima del suo arrivo piantavano sempre i suoi fiori preferiti, viole profumate e viole del pensiero, nel giardino antistante al suo appartamento. Tuttavia Elisabetta adorava il castello non solo per i fiori. Durante le sue visite faceva radunare la crème dell’aristocrazia e organizzavano gare di equitazione e caccia. Quando, invece, voleva riposarsi, leggeva nella sua stanza o passeggiava in giardino.
“La nostra cucina, i nostri piatti, così come la nostra musica e la nostra lingua, sono in contrasto con quelli occidentali; tuttavia possiamo dire con sicurezza che tali confronti non vanno a svantaggio dell’Ungheria. Conoscere tutto questo non è solamente interessante, ma anche utile.” (Károly Gundel)
Le parole di Károly Gundel, rinomato ristoratore e scrittore ungherese dell’inizio del secolo scorso, sono più attuali che mai. Negli ultimi anni abbiamo preso parte al fenomeno della cucina ungherese che torna gradualmente alle sue radici. E coltivare queste radici nel mondo del XXI secolo sta generando entusiasmo e nuove sfide, che è ciò che rende la cucina ungherese contemporanea così eccitante.
Un numero crescente di persone ben istruite e che hanno viaggiato, sia giovani che persone a metà carriera, scelgono la ristorazione o le professioni correlate: dall’allevamento di animali alla produzione di vino e di alimenti artigianali. Molti stanno tornando alle proprie radici e quindi stanno ingrossando le fila degli esperti ungheresi. Tali esperti hanno fatto rivivere varietà di uve dimenticate nel bacino dei Carpazi e salvato razze animali e varietà vegetali ungheresi scomparse da secoli. Queste persone stanno ora occupando un posto d’onore nella gastronomia d’alta classe. Uno dei risultati più significativi di questi sforzi è la riscoperta del maiale mangalica di fama internazionale. Un’altra è una nuova consapevolezza di piante e ortaggi tristemente trascurati, come il grano saraceno, coltivato tradizionalmente in Ungheria, o il topinambur.
C’è una crescente domanda nella vendita al dettaglio e nella ricezione di cibi artigianali da parte di piccoli produttori al posto dei prodotti alimentari di massa. Salsicce selezionate e pancetta affumicata ungherese, formaggi a lunga stagionatura o pálinka (acquavite di frutta). Quest’ultima per molti anni non ha ricevuto il dovuto riconoscimento, fino a poco tempo fa. Ciò dimostra che i metodi per produrre cibi e bevande che risalgono a secoli fa non sono stati dimenticati. I prodotti realizzati in questo modo possono ora occupare un posto d’onore sul mercato ungherese e internazionale.
Il fegato d’oca domina gli antipasti. L’Ungheria è la seconda nazione per la produzione del fegato d’oca dopo la Francia. Nella maggior parte dei ristoranti si trova sul menù ma il pâtè di fegato d’oca è un’ottima scelta anche come regalo gastronomico. Nell’ampia scelta delle zuppe si classifica tre le prime la zuppa gulash di manzo con tanta carne e verdure, la zuppa di pesce di carpa, siluro o luccioperca, le zuppe a base di pollo e fagioli, nonché le zuppe di frutta preparate con la frutta della stagione estiva.
Quanto ai secondi, noi ungheresi siamo fieri del nostro spezzatino a base di carne di manzo o di pollo cotti a fuoco lento. Le foglie del cavolo ripiene di carne macinata - comunamente conosciuto col nome di cavoli ripieni - sono un piatto popolare soprattutto nei mesi invernali mentre la peperonata si consuma volentieri d’estate. La macellazione del maiale costituisce un’occasione per riunirsi, il risultato finale sono: salsicce, pancetta, ciccioli e coppa di testa sulla tavola. Il “főzelék” (passata di verdure) tradizionale si prepara con lenticchie, patate, piselli, fagioli, cavoli o zucca e viene servito con uova oppure salsiccia.
La pasta preferita degli ungheresi è la pasta alla ricotta spesso accompagnato con dadini di bacon rosolati. Il “Rakott krumpli” (sformato di patate) contiene uova e salsiccia, mentre le patate alla paprika sono un piatto a base di paprika, patate e salsiccia. Agli ungheresi piace aggiungere un po’ di panna acida a quasi ogni piatto.
Siamo eccellenti anche quando si tratta della preparazione di dolci. La crêpe alla Gundel è una crêpe ripiena con un impasto di noci al rum e ricoperta di salsa di cioccolato fondente. “Somlói galuska” è un dolce a base di pandispagna con rum e uvetta con salsa di vaniglia e cioccolato. Gli occhi di ricotta sono farciti di ricotta dolce e serviti con panna acida dolce e zucchero a velo. La torta Dobos e la torta Esterházy, ambedue classiche, appartengono alle torte più iconiche. Inoltre, sono invenzioni ungheresi anche il dolce Gerbeaud farcita di noci e marmellata di albicocche nonché il dolce Rákóczi con ricotta e marmellata di albicocche.
Quanto ai cosiddetti street food, il “lángos” (focaccia fritta) dal sapore salato è un impasto morbido, lievitato e fritto in olio servito con panna acida, aglio e formaggio. Il “kürtőskalács” (dolce a forma cilindrica) è un dolce ricoperto di vaniglia, polvere di cacao o noci tritate, lo strudel viene preparato con vari ripieni tra cui amarene, mele e semi di papavero.
La cultura vinicola dell’Ungheria è caratterizzata dalla diversità, originalità e unicità. Le 6 regioni vinicole (Balaton, Danubio, l'Alta Ungheria, Pannonia, Tokaj...) presenti nel paese, compresa la diversità degli stili di vino delle 22 microregioni vinicole, raccontano numerose storie impersonate ed interpretate nel modo più autentico dagli enologi stessi.
In Ungheria la gamma di eventi gastronomici e di festival del vino aumenta sempre più di anno in anno, attirando i turisti gourmet in tutte le parti del paese. In genere i programmi si basano su piatti tradizionali ungheresi e sono dedicati alla degustazione del vino, della birra o della pálinka.
Un esempio è il Festival Debrecziner Gourmet della celebre salsiccia omonima che si tiene a Debrecen, nell’Ungheria orientale; o il Festival della salsiccia di Csaba a Békéscsaba, il Festival internazionale del pesce del Tibisco a Szeged, incentrato sul pesce e la zuppa di pesce preparata secondo lo stile di Szeged, il Festival del vino di Szeged, dove si possono degustare i vini di tutte le regioni ungheresi, il Festival dell’aglio orsino di Orfű, dedicato a questa deliziosa erba aromatica e a tutti i vari piatti che ne derivano, le settimane del vino a Balatonfüred, che offrono il meglio della regione vinicola di Balatonfüred–Csopak, il festival della carpa chekhon di Tihany, il festival del pesce persico di Szigliget e le giornate del vino di Győr.
In generale, questi eventi offrono un’opportunità per rilassarsi e godersi un po’ di cultura, con spettacoli e programmi artistici, mercatini artigianali e musica per accompagnare le esperienze enogastronomiche, arricchendo ulteriormente le emozioni del festival. Tra i principali festival del vino, i più apprezzati dai visitatori stranieri sono IL FESTIVAL DEL VINO DI BUDAPEST, il Festival dello champagne e del vino a Budafok, il Festival del vino di Szeged, le settimane del vino a Balatonfüred e la Celebrazione dell’Egri Bikavér.
I dintorni di Budapest offrono numerosi itinerari piacevoli, percorribili anche con bambini a cui queste gite regalano tantissime belle esperienze. Ecco alcune idee alternative per una gita piacevole che potete comodamente fare in una sola giornata.
Si inizia nella parte meridionale. Szigethalom e Ráckeve, ambedue vicine a Budapest, offrono varie opportunità per le avventure. A Szigethalom potete vedere com’era la vita quotidiana dei magiari 1000 anni fa.
Ci sono numerose attrazioni anche nei dintorni del lago Velence. Prima di tutto il lago stesso dove potete provare numerosi sport acquatici tra cui il SUP (stand up paddling) o il wakeboard. Quest’ultimo nell’area del Venice Beach Cable Park. Poi vale la pena di inforcare la bici e girare intorno al lago il cui perimetro è di 33 chilometri.
I percorsi più popolari sono senza dubbio quelli a nord di Budapest. Visegrád, raggiungibile in un’ora, è sempre un’ottima scelta. Oltre alla fortezza ci sono anche una pista da bob e il parco giochi del re Mattia. Vicino al parco giochi si organizzano spesso eventi di artigianato (fabbro, ceramica e scalpellini). Facendo una piccola deviazione vale la pena di visitare l’isola di Szentendre situata di fronte per rilassarsi sulla spiaggia pianeggiante di Kisoroszi se l’acqua è bassa.
Sei alla ricerca d’un programma davvero unico, una tappa meravigliosa durante i tuoi viaggi in Ungheria? Nulla sembra più entusiasmante d’una gita in barca nelle gallerie della grotta lacustre di Tapolca.
In barca in un sistema di grotte sotterranee
Sapevi che la grotta lacustre di Tapolca è una destinazione davvero unica poiché non esiste nessun altro posto al mondo con un sistema di grotte così esteso sotto un insediamento che può essere navigato in barca? Se stai visitando l’Ungheria cogli l’occasione di vedere di persona perché la grotta lacustre è una destinazione così popolare. Ma qui non sarete soltanto osservatori passivi: dovrete remare la barca da soli e nei cunicoli più stretti usare anche le mani per spingervi in avanti. È davvero un incontro ravvicinato... ma niente paura, niente di tutto questo richiederà grandi sforzi. Solo un po’ di stupore ed eccitamento. La sezione della grotta lacustre navigabile in barca è lunga 180 metri e le acque del lago hanno una temperatura gradevole tutto l'anno: intorno ai 18-20 gradi Celsius, con una profondità media di 40 centimetri, sebbene in altri punti sia profonda diversi metri. Remare una barca nelle gallerie di grotte naturali e illuminate un po’ sinistramente, scavate dall’acqua in un lago sotterraneo è un’esperienza che sicuramente ricorderete per sempre.
Nyíregyháza e i suoi dintorni offrono numerosi programmi e gite di un giorno, ideali per famiglie con bambini piccoli. Non perdetevi il giardino zoologico di Nyíregyháza, nominato nel 2015 il miglior zoo d’Europa, che riserva grandi esperienze per tutta la giornata.
Il bagno con acque termali di Nyíregyháza-Sóstó è aperto tutto l’anno per trovare così la possibilità di ritemprarsi nelle acque ricche di iodio e bromo, nelle varie vasche speciali e nelle jacuzzi. Ovviamente è possibile anche tenere in forma i muscoli nelle piscine per il nuoto. Il Centro Aquarius Spa e Wellness all’interno del Parco Spa è in funzione tutto l’anno proponendo vari servizi a coloro che vogliono unire trattamenti curativi e riposo.
Forse preferisci andare in barca? Noleggiane una a Sóstó! Ti interessa vedere come vivevano gli uomini nelle ere passate? Siediti ad un vecchio banco di scuola nel villaggio-museo di Sóstó! È uno dei musei all’aperto più grandi d’Ungheria e presenta i particolari della vita rurale ungherese del secolo XIX.
Városliget, ovvero il Parco della Città, inizialmente è poco conosciuto, ma quando si scopre che questa è la parte della città dove è possibile trovare il bagno Széchenyi, la Piazza degli Eroi o la spettacolare pista di pattinaggio, si capisce che importanza rivesta il “Liget” (questo è il suo nome per gli amici) per la vita della città.
Il polmone verde di Budapest
Városliget, ovvero il Parco della Città, inizialmente è poco conosciuto, ma quando si scopre che questa è la parte della città dove è possibile trovare il bagno Széchenyi, la Piazza degli Eroi o la spettacolare pista di pattinaggio, si capisce che importanza rivesta il “Liget” (questo è il suo nome per gli amici) per la vita della città. È stato uno dei primi parchi pubblici al mondo ed è un cuore pulsante che offre agli abitanti del posto la possibilità di sentirsi a contatto con la natura pur essendo nel pieno centro della città, per non parlare delle numerose gite divertenti che si possono organizzare e adatte a tutte le età. Quando splende il sole gli abitanti di Budapest vanno al parco a fare una passeggiata, a giocare con i loro cani, a prendere il sole o semplicemente escono con la famiglia e gli amici per godersi una bibita fresca e offrire una ciambella ai bambini.
I pannelli informativi sparsi in tutto il parco illustrano la vita di animali e piante che lo popolano, offrendo quindi anche l’occasione per imparare cose nuove. Un’ampia varietà di uccelli riempie il parco di cinguettii tutto l’anno. Gli uccelli sono protetti e i loro nidi accuditi per permettere ai piccoli di nascere e crescere senza pericoli. Anche moltissimi scoiattoli trovano qui la loro casa e se sarete veloci potrete scorgerli facilmente.
Anche lo Zoo di Budapest si trova a Városliget. L’“állatkert”, che letteralmente significa “giardino degli animali” ed è la parola ungherese per “zoo”, risale a 150 anni fa ed è uno dei più antichi della sua categoria. Una piacevole giornata trascorsa con la famiglia nello zoo è una delle esperienze più divertenti ed educative da fare con i bambini in città. Lo zoo è in continua espansione, con servizi e sistemazioni migliori per gli animali, che affascinano sia i bambini che gli adulti. Lo zoo ospita la casa per elefanti e ippopotami più decorata mai vista e una varietà impressionante di animali, dai gorilla agli oranghi fino ai wombat e ai koala. Non perdetevi lo spettacolo di quando gli animali vengono nutriti.
Volete scappare dall’andirivieni cittadino? Vi piacerebbe scoprire i tesori naturali più belli d’Ungheria? Allora non perdetevi l’Hortobágy, il paesaggio più bello del paese, la puszta erbosa più grande dell’Europa Centrale.
Il territorio immenso che si estende su migliaia di ettari figura sull’elenco del patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1999. Il primo parco nazionale d’Ungheria, su 51 mila ettari, venne istituito nel 1973,. Attualmente la sua superficie arriva a 82.000 ettari, diventando così l’area protetta contigua più grande del paese. Il paesaggio è costituito da steppa erbosa, prati, puszta di loess, boschi alluvionali, stagni e laghetti che servono da luogo di riparo perfetto delle specie autoctone in via d’ estinzione. La flora della puszta splende con mille colori. Se volete conoscere la vita dei pastori ungheresi, dirigetevi verso il Parco nazionale di Hortobágy, situato a poco più di 30 chilometri da Debrecen.
Vieni al Parco Nazionale Fertő – Hanság e vivi l'esperienza di una vita. Portate i vostri scarponi pure.
Nella parte nord-occidentale dell’Ungheria, al confine con l’Austria, si nasconde un mondo particolare: il lago di steppa più occidentale d’Europa, il lago Fertő, che si estende su una superficie di 309 metri quadrati, è il punto d'incontro di zone climatiche, vegetali e zoogeografiche. Il lago salato, la cui maggior parte appartiene all’Austria, è l’habitat naturale di numerose specie vegetali ed animali raramente visibili. Sul tratto ungherese del lago ricoperto da fitti canneti un sistema di canali artificiale lungo 240 km rende possibile raggiungere la superficie dell’acqua aperta ed i laghetti racchiusi nei canneti.
Uno dei rappresentanti caratteristici della ricca fauna è l’airone bianco maggiore, fortemente protetto, che nidifica in questa zona. Questo grazioso trampoliere è raffigurato sullo stemma del Parco nazionale Fertő-Hanság ed il centro del parco, il Kócsagvár (Castello dell’airone bianco) di Sarród, porta il suo nome.
Il sistema di grotte situato a 236 chilometri da Budapest che si estende tra il confine ungherese-slovacco è una zona spettacolare dell’Ungheria settentrionale e figura sull’elenco del patrimonio dell’umanità UNESCO a partire dal 1995.
Il Parco Nazionale di Aggtelek si estende su un territorio di oltre 20 mila ettari nel carso di Aggtelek, sul tratto carsico ungherese di Gömör-Torna. Nel territorio carsico di Gömör-Torna sono note 1200 grotte di cui l’entrata di 273 grotte si trova entro i confini del Parco Nazionale di Aggtelek. La più famosa è la grotta Baradla-Domica.
Le tombe paleocristiane di Pécs sono l’insieme di cimiteri contigui più grande degli inizi del cristianesimo, al di fuori dell’Italia antica, che illustrano splendidamente le pratiche funerarie e il culto dei morti dei romani.
Le tombe paleocristiane di Pécs si trovano nella parte nord-ovest della città, sui pendii meridionali dei monti Mecsek, nell’area appartenente alla cattedrale di Pécs. Il sito archeologico del secolo IV fa parte del patrimonio dell’umanità UNESCO a partire dal 30 novembre 2000. La città di Pécs - l’antica Sopianae romana - fu fondata all’inizio del secolo II e divenne una città prospera e uno dei centri significativi del cristianesimo nel secolo III. Le costruzioni funerarie sono costituite da due parti: la parte sotterranea è la cripta - ossia le celle funerarie - in cui i defunti furono messi in tombe costruite con mattoni oppure nei sarcofaghi. L’interno di queste celle fu spesso decorato con scene bibliche o con simboli paleocristiani. Sopra le celle funerarie è stata eretta una cappella commemorativa. La costruzione a due piani serviva da luogo di sepoltura e per le cerimonie soprattutto per le famiglie benestanti.
In aereo
L’aeroporto internazionale Ferenc Liszt accoglie voli di linea e charter delle compagnie aeree internazionali a Budapest, l’aeroporto di Debrecen si trova nell’Ungheria orientale, quello di Sármellék invece nell’Ungheria occidentale. L’aeroporto Ferenc Liszt si trova a 24 chilometri da Budapest, in direzione sud-est. Generalmente i voli provenienti dai paesi Schengen arrivano al terminal 2A, mentre il terminal 2B accoglie i voli di altre compagnie aeree e di quelle low cost.
È più facile orientarsi NELL’AEROPORTO DI DEBRECEN - in funzione tutto l’anno - viste le dimensioni più ridotte: ospita gli aerei e voli charter delle compagnie Lufthansa e Wizz Air provenienti, tra l’altro, da Londra, Monaco di Baviera, Parigi o Tel Aviv.
L’aeroporto Hévíz-Balaton, situato a soli 15 chilometri da Keszthely e dal Balaton, era utilizzato tempo fa come aeroporto militare sovietico. Il terminal ristrutturato e di livello internazionale opera da aprile ad ottobre e accoglie soprattutto voli charter internazionali provenienti principalmente da città tedesche.
In treno
Budapest è raggiungibile da ogni direzione grazie ai treni internazionali delle Ferrovie Ungheresi di Stato. Dalle grandi città europee si può arrivare in Ungheria sperimentando lo slow travel, un modo di viaggiare lento che dedica più tempo alla contemplazione. Da Londra si arriva passando per Parigi e Monaco di Baviera, da Stoccolma invece toccando Amburgo o Copenaghen, da Istanbul attraverso Belgrado.
Budapest vanta tre principali stazioni ferroviarie: Keleti (Est), Nyugati (Ovest) e Déli (Sud). Gran parte dei treni internazionali arriva alla stazione Est. La stazione ferroviaria Sud accoglie treni provenienti dai vicini paesi meridionali (Croazia, Slovenia, Serbia). Da queste stazioni numerose zone della città sono facilmente raggiungibili in metropolitana. Le linee 2 e 4 di metropolitana si fermano alla stazione Est, la linea 2 si ferma alla stazione Sud mentre la linea 3 alla stazione Ovest. Nei dintorni delle stazioni troverete sempre taxi di color giallo disponibili.
Autobus
Autobus di linea arrivano regolarmente a Budapest e in altre città ungheresi anche da paesi confinanti e da città europee più lontane. La maggior parte degli autobus arriva alla stazione Népliget, che è anche punto di partenza. Puoi informarti su orari, prezzi e anche sul deposito bagagli in caso ne avresti bisogno.
Nel sistema di car-sharing si possono trovare anche minibus che circolano seguendo un orario fisso tra Budapest ed alcune grandi città europee. Il sito è in lingua ungherese, quindi se utilizzato con la traduzione automatica bisogna considerare gli eventuali errori di traduzione e chiarire le condizioni.
In macchina
Una rete stradale ben organizzata è a disposizione di autisti e motociclisti e il sistema delle autostrade nazionali assicurano una percorrenza veloce. Le autostrade sono contrassegnate con appositi numeri preceduti dalla lettera M, quelle appartenenti al sistema di autostrade europea sono indicate con la lettera E. Le autostrade in Ungheria hanno in genere due corsie per carreggiata, più una corsia d’emergenza.
Si possono trovare ulteriori informazioni sulle attuali regole d’ingresso alla pagina della POLIZIA consultabile in versione ungherese e inglese, la pagina ÚTINFORM offre informazioni sulle altre condizioni per il passaggio dei confini. I valichi di frontiera stradale minori sono aperti soltanto in certi periodi e non per ogni tipo di veicolo. Devi portare con te oltre ai documenti della macchina e alla patente di guida internazionale anche il certificato di assicurazione.
In nave
Per un arrivo con stile relativamente molti scelgono questo metodo di viaggio, e non c’è da stupirsi: durante il viaggio si può ammirare l’ineguagliabile panorama nel tratto tra Esztergom e Visegrád. È vero ciò che si dice: malgrado uno non abbia ancora messo piede sul suolo ungherese, le sue avventure sono già iniziate. Basta essere a bordo della nave quando arriva all’Ansa del Danubio.
Varie compagnie di navigazione circolano sul Danubio, la via navigabile più trafficata e allo stesso tempo più importante d’Europa. Inoltre la maggior parte delle navi fa scalo a Budapest in un punto vicinissimo al centro storico.
Si può entrare nel territorio dell’Ungheria attraverso 65 valichi di frontiera. Per l’ingresso c’è bisogno di un passaporto valido, ma i cittadini dei paesi UE possono sostituire il passaporto con la carta d’identità.
I passaporti dei passeggeri in arrivo dai paesi Schengen vengono controllati all’aeroporto soltanto per motivi di sicurezza.
Sistema sanitario
Il sistema sanitario ungherese si fonde sul modello pubblico e privato.
Possono accedere ai servizi sanitari pubblici gratuiti coloro che provengono da paesi stranieri con cui l’Ungheria ha accordi sanitari reciproci. Ciò consente di usufruire dell'assistenza sanitaria pubblica solo nella misura strettamente necessaria, in caso di malattie acute e in caso d’emergenza.
L’assistenza sanitaria privata è veloce, professionale e di elevata qualità ma non gratuita. È fortemente consigliato stipulare un’assicurazione sanitaria prima di partire facendo attenzione a quali servizi e cure sono inclusi nella polizza.
Il prefisso internazionale dell’Ungheria è +36
Numero unico d’emergenza attivo 24 ore su 24: 112
Ambulanza: 104
Vigili del fuoco: 105
Polizia: 107
Soccorso stradale: 188
Farmacie aperte 24 ore su 24: A Budapest ce n’è almeno una in ogni distretto. Eccone l’elenco.
Aeroporto internazionale Ferenc Liszt a Budapest: +36 1 296 7155
Numero di telefono delle Ferrovie Ungheresi (MÁVDIREKT): +36 40 349 4949
Consulta le previsioni meteorologiche della regione
L'Ungheria è un paese che può essere visitato in una qualsiasi delle quattro stagioni, in ogni periodo dell'anno; è meglio durante i piacevoli mesi autunnali, quando le giornate evocano ancora l'estate e c'è meno possibilità di pioggia che in primavera. Il clima predominante dei paesi è continentale temperato.