Hostal Sevilla Santa Justa - Adults Only

“Bello ma non per tutti”

Allora cosa dire.....io voglio essere onesto e giusto perché è importante lasciare un giudizio corretto nei confronti sia dell'hotel che delle persone che cercano informazioni. Cominciamo con le cose positive: - posizione ottima, a due passi dalla stazione, con il bus 21 proprio di fronte arrivi... Più

Allora cosa dire.....io voglio essere onesto e giusto perché è importante lasciare un giudizio corretto nei confronti sia dell'hotel che delle persone che cercano informazioni. Cominciamo con le cose positive: - posizione ottima, a due passi dalla stazione, con il bus 21 proprio di fronte arrivi al centro in un baleno. -Zona con bei ristoranti e tantissimi supermarket. - Hotel tutto rinnovato nuovissimo e di designer. Bagni piccoli come le stanze ma belli. In rete si trovano foto di com'era un tempo ora non è più così (guardate su booking). - Personale gentile. - Le pulizie sono giornaliere e cambiano tutto ogni giorno anche le lenzuola. Super. -Non si sentono rumori con le finestre chiuse. Lati negativi: -non hanno messo un frigo in camera e con il caldo della Spagna in estate è un reato. - Il materasso se pur comodo alto e nuovo è bollente. Sembra di dormire sulle vecchie coperte elettriche della nonna accese. - Non si può portare cibo o bevande in camera anche se io l'ho fatto cmq perché vogliono che compri gli snack che vende la macchinetta messa in corridoio. -Ma la cosa peggiore che mi ha fatto desiderare di scappare il più lontano possibile è stata l'aria condizionata. In pratica punta dritta alla testa quando sei a letto e non puoi dormire. Il mal di testa era allucinante dopo qualche ora che eri a letto. Con 44 gradi abbiamo dovuto dormire con le porte aperte, le zanzare che ci mangiavano vivi e il rumore tremendo che veniva dalla strada, schiamazzi per tutta la notte e per tutte le notti. Non capisco chi è stato questo pazzo a progettare tutto ciò. Abbiamo chiesto aiuto in tutti i modi ma niente. Hanno provato a spostare le alette ma non c'era nulla da fare. Mi dispiace scrivere queste cose ma chi vuole andare deve sapere. Spero di essere d'aiuto per gli altri.

Meno

“Alcuni giorni a Siviglia ”

Sono arrivata a Siviglia con il mio fidanzato in un rovente pomeriggio di inizio agosto, con un pesante zaino in spalla e davanti agli occhi il miraggio di una qualche fonte d'acqua fresca. Abbiamo scelto la Pension Doña Pepa per la sua posizione strategica, molto vicina alla stazione centrale di... Più

Sono arrivata a Siviglia con il mio fidanzato in un rovente pomeriggio di inizio agosto, con un pesante zaino in spalla e davanti agli occhi il miraggio di una qualche fonte d'acqua fresca. Abbiamo scelto la Pension Doña Pepa per la sua posizione strategica, molto vicina alla stazione centrale di Siviglia (Santa Justa): sapevamo infatti che ci saremmo spostati più di una volta in treno per raggiungere alcune città andaluse che volevamo visitare (Córdoba, Cadice e Granada). Effettivamente la vicinanza alla stazione si è rivelata essere molto comoda già dal giorno del nostro arrivo "infuocato" da Salamanca (passando ovviamente per Madrid: i collegamenti tra le varie città spagnole non sono certo dei migliori, anche se quelli che ci sono ci sono sembrati sicuri, puntuali e accessibili). Arrivati alla Pensione, trovata con molta facilità, abbiamo trovato un'accoglienza comprensiva (chi è stato in Andalusia sa che le temperature possono essere debilitanti) e spiegazioni veloci delle regole della Pensione che sono, in realtà, molto poche. Il posto era molto caldo, e le camere matrimoniali erano all'ultimo piano dove batteva tutto il giorno il sole rendendo il corridoio e il bagno infuocati. Nella camera da letto però c'era l'aria condizionata, vera e propria salvezza in alcuni momenti. La pensione Doña Pepa è un luogo accogliente e sicuro, essenziale (e con questo intendo dire che ha tutto ciò di cui un ospite può avere bisogno ma in quantità e qualità limitate; per esempio, vi è un pulitissimo bagno per piano da "spartire" eventualmente con gli altri ospiti del piano, c'è una sola presa "comoda" in camera da letto, quella vicino al letto in cui alternare abajour e ricarica del cellulare. Ce n'è un'altra sotto al televisore più lontana dal letto. C'è un piccolo lavabo in camera con un piccolo specchio da parete, utilizzato poco in realtà). La camera viene sistemata ogni mattina, i letti rifatti, il bagno pulito: alla sera è tutto ancora lindo se gli ospiti si mostrano a loro volta "educati" alla pulizia. La distanza dal centro turistico della città (diciamo dalla Cattedrale e dai Reales Alcazares) di 10/15 minuti di camminata a piedi, al massimo 20: non è perciò vicinissimo e chi preferisce scendere dall'albergo e trovarsi in zona turistica farebbe una scelta sbagliata alloggiando da Doña Pepa. Ammetto che una delle ultime sere avrei preferito che fosse più vicino perché avevo ormai le gambe provate da giornate intere passate in piedi, o a camminare. Il bilancio finale però è decisamente positivo per un motivo in particolare, a parte quello che riguarda la vicinanza alla stazione e che per i nostri progetti di viaggio, e cioè fare base a Siviglia e riuscire a visitare altre città andaluse, si è rivelato vincente: il motivo è che la strada da fare dalla Pensione al centro ci ha fatto conoscere una parte meno turistica della città, e altrettanto interessante e caratteristica che forse altrimenti non avremmo raggiunto. Infatti, dopo un paio di giorni/sere a Siviglia, il centro turistico della città, vale a dire quello che ruota intorno alla cattedrale, risulta alquanto stancante e stereotipato. Il quartiere di Santa Cruz, onestamente delizioso e accattivante, inizia a stancare dopo un paio di giornate e serate. Per vivere veramente Sevilla non si deve restare a santa Cruz e dintorni, e questo risulta alquanto evidente da un fatto che ci ha sorpresi e non poco: tutti i locali della zona, ristoranti o cervecerie, iniziavano a chiudere tavoli e sedie non più tardi delle 22.30/23.00 di sera, con i clienti che mangiavano ancora. La movida sivigliana risultava praticamente una barzelletta, e perlopiù fastidiosa. Il punto è che bisogna spostarsi da quel centro e andare appunto nei quartieri popolari, ovvero, quelli vissuti dagli stessi abitanti di Siviglia. Uno di questi è quello che portava verso la Pensione e lì c'era più vita (Alfalfa). Un altro che consiglio vivamente è quello di Triana: lì non abbiamo trovato l'ombra di turista ma la vera Siviglia.

Meno

“Viaggio a Siviglia”

Servizio nella media, camera piccola ma sufficiente per una coppia (moglie e marito), letti rimessi in ordine tutti i giorni, bagno pulito. il problema, comune per Siviglia, la lingua perché parlano solo spagnolo e null'altro. Nel complesso buono il rapporto qualità/prezzo.