The Berkeley Oceanfront Hotel

“Una 'panoramica' unica sull'Oceano, sul 'circuit' e sul mondo dell'Asbury Park sound”

Johnny Cash aveva acquistato una suite all’8. piano a metà anni Ottanta e vi aveva vissuto per parecchio tempo (la camera è stata lasciata del tutto inalterata e, con un pizzico di fortuna, può essere visitabile dietro richiesta al personale della reception); Truman Capote, tra quei corridoi, scris… Più

Johnny Cash aveva acquistato una suite all’8. piano a metà anni Ottanta e vi aveva vissuto per parecchio tempo (la camera è stata lasciata del tutto inalterata e, con un pizzico di fortuna, può essere visitabile dietro richiesta al personale della reception); Truman Capote, tra quei corridoi, scrisse invece pagine importanti della sua produzione letteraria. Il monumentale Berkeley Oceanfront Hotel domina il lato conclusivo di Asbury Park se si arriva da Cookman Avenue e sovrasta tutto il ‘circuit’, inteso come complesso di strade e locali storici lungo il quale un tempo si svolgevano sfide amatoriali su quattro ruote con pause a sette note nei posti giusti, offrendo agli ospiti dei piani più alti una visuale complessiva indimenticabile su Asbury Park. Rispetto all’inquietante e polverosa realtà, benché comoda e dai vasti spazi, nella quale avevo alloggiato nel 1993 quando la struttura viveva un periodo di profonda crisi (legata all’inarrestabile declino dell’intera zona, tenuta in vita quasi esclusivamente dal pellegrinaggio di fan legati alla musica di Bruce Springsteen e all’Asbury Park sound di Southside Johnny, John Eddie & Co.), nel 2015 l’hotel risulta reduce da un parziale ma doveroso restyling che conferma la sua ‘autorevolezza’ esterna con quella marziale forma ad arco ma che all’interno, pur ribadendo ancora un qualcosa di sonnolento e poco vitale, ha guadagnato in cura dei particolari, completezza degli arredi e ‘freschezza’ degli ambienti. Il personale è disponibile, ma non aspettatevi particolari premure salvo un tavolino vicino agli ascensori con il caffè free fino a una certa ora del mattino; lo shop del piano terra è tanto minuscolo quanto piuttosto povero di merci. Innegabili la pulizia e anche l’ordine, le stanze sono tutte molto ampie e ricche di armadi. Quelle in posizione d’angolo sono addirittura più grandi e spesso dotate di un’entratina. Due i lavandini nel bagno, anche questo ampio e assai completo con ricambio puntuale di tutte le tipologie di asciugamano e zona water divisa da quella doccia & lavabi. Ampi e comodi i letti come da tradizione americana, anche se può capitare che, in caso di stanza tripla, uno finisca su un pessimo divano letto e non riesca più a sfuggire da quella sistemazione…. Non impeccabile la possibilità di oscurare del tutto le numerose finestre panoramiche. Wi-fi solo a pagamento, distributori di ghiaccio e bibite in appositi vani di tutti i corridoi. Chiedendo e ottenendo le stanze ai piani più alti, possibilmente rivolte verso il circuit (la zona vitale che si conclude proprio davanti alla piazza dominata dal Berkeley), si otterrà una straordinaria vista sull’Oceano e sul boardwalk con un colpo d’occhio che, nelle giornate migliori, arriverà fino all’attigua e vivace località residenziale di Ocean Grove, separata da Asbury Park solo da un pontile. Inoltre, per gli appassionati di musica, questa struttura offre una posizione impareggiabile (e, anche in questo caso, una visuale complessiva unica): il Wonder Bar con il faccione di Tillie (simbolo di AP) è proprio oltre la curata piazzetta pedonale che si appoggia ai parcheggi dell’hotel in Sunset Avenue; a sinistra, sezione protesa verso il mare e tagliata dal boardwalk, a meno di 200 metri si stagliano la Convention Hall e il Paramount Theatre (più grande la prima, circa il doppio), unite dalla volta dell’Arcade che ospita la piccola zona commerciale definita Experience Asbury. Nell’arco di poche centinaia di metri, passeggiando lungo il pontile ricco di piccoli esercizi stagionali e da poco riportato a miglior vita dopo i danni subiti causa uragano, si incrocia l’ottimo Tim McLoone’s (il posto migliore per fare colazione o pasteggiare in loco, ottimo anche il buffet della domenica) e più avanti, 50 metri all’interno oltre la strada, lo storico Stone Pony (il club più noto dell’intera scena musicale locale).

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“Spettacolo!”

abbiamo fatto una sosta in questo hotel durante la nostra fuga a Asbury Park sulle orme di Bruce Springsteen. la stanza era veramente bella, grande, spaziosissima, vista oceano! Difatti abbiamo avuto la fortuna di vedere un'alba incredibile. L'unica cosa, il prezzo. Per la carità, lusso sfrenato, m… Più

abbiamo fatto una sosta in questo hotel durante la nostra fuga a Asbury Park sulle orme di Bruce Springsteen. la stanza era veramente bella, grande, spaziosissima, vista oceano! Difatti abbiamo avuto la fortuna di vedere un'alba incredibile. L'unica cosa, il prezzo. Per la carità, lusso sfrenato, ma 70 E a persona, senza la colazione, e nemmeno il wifi gratuito, mi sembra un po' esagerato, considerando davvero che era una stagione non morta, di più.

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