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Guide Turistiche di Palmanova

Palmanova
Palmanova

La città stellata

La città-fortezza

La città-fortezza
La bellezza dell'Italia è anche questa: quella di trovare vere e proprie perle architettoniche nei piccoli paesi di provincia. La terra dei cachi infatti vanta un patrimonio storico d'eccezione, non solo presenta grandi metropoli di indiscusso fascino (come Roma, Firenze, Bologna e Torino solo per fare qualche esempio), ma piccoli borghi assolutamente magnifici, collocati in diverse parti del territorio. Palmanova è uno di questi. Si tratta di un piccolo comune della provincia di Udine, nel Nord d'Italia, nel Friuli-Venezia Giulia, che conta poco più di 5mila abitanti.

Tuttavia malgrado le sue piccole dimensioni è una cittadina che vanta l'appellativo di monumento nazionale. Viene conosciuta con diversi nomi: i friulani la chiamano in dialetto Palme, ma in tutta Italia è nota come la città stellata o la città fortezza. Questi ultimi due appellativi già spiegano in parte la bellezza di Palmanova: viene definita città stellata per via della sua pianta poligonale che sembra disegnare una forma di stella a nove punte. Il nome di città fortezza, invece, è legato alle molte fortificazioni situate all'interno dei suoi confini. Per ammirare davvero questa località è opportuno vederla dall'alto: solo allora potrete davvero cogliere la particolarità della sua struttura urbana e ammirare un paesaggio suggestivo.

E' una città che non vi saprà deludere: camminando per le sue vie non potrete che fare un tuffo indietro nella storia, rivivere il suo passato caratterizzato principalmente dal fatto che era una sorta di città-macchina da guerra, un baluardo difensivo della Repubblica di Venezia. Ma oltre al passato militare, in questa cittadina situata poco distante da Udine (sono solo una ventina i chilometri che la separano dal capoluogo di provincia), da Gorizia (che dista 28 chilometri) e da Trieste (a 55 chilometri di distanza), potrete godere del suo passato artistico e culturale, grazie ai molti luoghi d'arte e al centro abitato frenetico e dinamico.

Le origini di questa città sono da collegare alla fine del Cinquecento quando Venezia ha deciso di realizzare questa città baluardo per incrementare la sua protezione sul fronte friulano: ha costruito così Palmanova nel cuore della pianura come mezzo difensivo dall'eventuale attacco turco e dalle mire espansionistiche arciducali. La prima pietra che ha segnato la nascita di questa città risale al 1593 e precisamente al 7 ottobre di quell'anno. E' strano che una città abbia una data di fondazione così precisa, ma c'è un motivo: la data fu scelta appositamente dalla Repubblica di Venezia perché segnava due eventi importanti della storia della Serenissima. In primo luogo il 7 ottobre si festeggia Santa Giustina, che divenne poi la santa patrona della città novella, in secondo luogo era l'anniversario della vittoria di Lepanto sui Turchi, avvenuta in quel giorno nel 1571.

Ancora oggi bastioni, mura, cortine, baluardi e il fosso caratterizzano Palmanova: l'accesso in città è garantito dalle tre porte, la Porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia così chiamate a seconda di dove sono orientate. Una volta superate le porte si entra nel cuore della città, dove si trovano interessanti luoghi di interesse artistico, dai palazzi alle chiese senza dimenticare i bei musei.

Il fascino di questa città è indubbio in ogni periodo dell'anno tuttavia va tenuto conto che gli inverni sono freddi con minime a gennaio che possono scendere sotto lo zero e con massime ad agosto che possono avvicinarsi ai trenta gradi. Tuttavia la primavera e l'inizio dell'estate sono il periodo migliore per visitare Palmanova: a luglio, inoltre si svolge anche una rievocazione storica molto suggestiva, che attira molti turisti in questa cittadella. Da scartare solo il mese di novembre che rappresenta il momento di massime precipitazioni di tutto l'anno.

Per raggiungere questa destinazione è possibile atterrare all'aeroporto di Trieste "Ronchi dei Legionari" che dista 35 chilometri da Palmanova e da qui procedere con l'autobus. In alternativa è possibile anche atterrare allo scalo di Venezia e poi raggiungere Palmanova via treno seguendo la direzione per Cervignano del Friuli (la stazione di Palmanova è sulla linea Udine-Cervignano del Friuli.

Un museo a cielo aperto

Un museo a cielo aperto
La città di Palmanova può essere considerata un museo a cielo aperto: l'intera città è infatti testimonianza dell'importanza militare che aveva nel passato. Tante sono i monumenti che potrete visitare, ecco in rassegna i più importanti.
  • Le porte d'accesso
Maestose, temibili e di assoluto fascino: le tre porte d'accesso che consentono l'ingresso alla città di Palmanova, sono la prima cosa che balza all'occhio al turista: non solo perché per entrare in questo comune devono oltrepassare, ma proprio per la loro dominante monumentalità. Le tre porte sono chiamate Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia a seconda della direzione verso cui sono orientate.
  • Piazza Grande
La piazza principale della città è Piazza Grande in cui ci si imbatte subito dopo aver attraversato le Porte: è eletta a simbolo della città, nel suo centro si innalza un basamento in pietra dove si trova lo stendardo chiamato Mario dai Palmarini e soprannominato semplicemente Mario dagli abitanti della città. Su questa piazza esagonale si affacciano tutti gli edifici più importanti di Palmanova.
  • Il Duomo
La costruzione religiosa più significativa della città è il Duomo, che si affaccia sulla Piazza Grande. Si tratta di un monumento realizzato nella prima metà del Seicento, tra il 1615 e il 1636: rappresenta la più prestigiosa testimonianza dell'architettura veneziana in Friuli Venezia Giulia. Da non perdere la pala dell'Annunciazione, realizzata da Pompeo Randi, che costituisce l'interno di questa chiesa.
  • Musei
Sono due i luoghi d'arte imperdibili a Palmanova. Il primo è il museo civico e storico della città, fondamentale per chiunque volesse conoscere la struttura urbana e il sistema di fortificazioni che caratterizza questo comune. Questo museo rappresenta una sorta di excursus storico della città e permette di vedere quali sono stati i cambiamenti che hanno l'hanno investita nel corso degli anni. Le quattro tappe della città (ovvero la fase veneziana, quella napoleonica, quella austriaca e quella italiana – a partire dal 1966 quando Palmanova fu annessa al Regno d'Italia) sono perfettamente visibili negli oggetti che sono conservati in questo luogo d'arte.

Il secondo museo è quello storico militare che è ospitato all'interno del dongione della Porta Cividale: qui potrete ammirare tutti i documenti che testimoniano il ruolo di Palmanova dal 1593 fino alla seconda guerra mondiale. Uniforme, cimeli e tanto altro sono gli aspetti che potrete ammirare all'interno di questo museo. A tutto questo si aggiunge l'itinerario sul sistema fortificato tra la cortina, le artiglierie e i cannoni a lunga gittata, la loggia i baluardi e i bastioni, il fossato e la lunetta, posta esternamente rispetto ai baluardi.
  • I dintorni
Palmanova è la cittadella in provincia di Udine senza dubbio più affascinante, ma la stessa Udine vanta non pochi luoghi di attrazione. Ecco perché è consigliata una gita fuori porta fino al capoluogo, distante solo una ventina di chilometri. Qui potrete ammirare il castello, la piazza Libertà, il Duomo, la piazza San Giacomo, il borgo Gemona, la piazza Arcivescovado, e il santuario Madonna delle Grazie, oltre a una grande quantità di musei.

Altri luoghi nei dintorni che potrete visitare sono Tricesimo, con il suo castello, la Villa Laipacco e il Santuario Mariano, Cargnacco dove si trova il tempio-ossario dedicato agli alpini caduti in Russia durante la seconda guerra mondiale; e Gris con la sua cinquecentesca cappella affrescata.

Gli amanti della natura potranno invece optare per un percorso in mezzo alla bella valle del torrente Cormor che collega Udine con Buja: un itinerario in mezzo alla natura da percorrere a piedi o in bici, seguendo le apposite piste ciclabili.

In cucina con il riso

In cucina con il riso
La cucina tipica di Palmanova e in generale quella di tutta la zona di Udine è a base di riso. E' proprio questo alimento, con le sue varianti e le sue ricette, a rappresentare l'ingrediente alla base della gastronomia locale. Assieme al riso poi molto utilizzate in diversi piatti sono le uova, le verdure, la polenta e la farina. Il piatto per eccellenza tipico della zona di Palmanova è il riso e fagioli, ma altrettanto consumato è il risotto preparato con le punte di asparagi. Assolutamente da provare sono poi altri piatti tradizionali come la polenta con fagioli e crauti chiamata bisna, la pasta con i fagioli, la minestra patate e fagioli e i ravioli aromatizzati con le erbe conosciuti con il nome di cialzons.

I secondi sono sostanzialmente a base di carne, come il cotechino con le rape bianche chiamato brovada e il carré di maiale allo spiedo. Si menzionano inoltre il salame alla friulana saltato in padella e servito con la polenta e il prosciutto crudo di San Daniele, dolce e conosciuto in tutta Italia.

Si tratta di un cucina tipicamente montana, il pesce infatti è quasi completamente assente sulle tavole friulane. La tradizione predilige ingredienti poveri e sapori di altri tempi: mangiare in questa zona d'Italia vi porterà un po' alla mente le cene e i pasti dei vostri nonni, con legumi e minestre in abbondanza. Per quanto riguarda i dolci, si prediligono quelli preparati con la ricotta e le erbe aromatiche.

Un buon pasto, a Palmanova, è accompagnato dal vino: la zona del Friuli vanta una lista lunghissima di vini Doc deliziosi. Tra i vini principali ci sono i seguenti: Cabernet, Merlot, il Rosato, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Verduzzo Friulano, Sauvignon, Traminer Aromatico, Tocai Friulano, il Pinot nero, Sauvignon e Tocai Friulano, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon , Refosco di Aquileia e Refosco dal Peduncolo rosso di La tisana, Riesling Renano, Ribolla gialla, Picolit, Ramandolo, Malvasia Istriana, Refosco, Schioppettino e Pinot Nero.

Una continua esaltazione della tradizione: le feste popolari di Palmanova

Una continua esaltazione della tradizione: le feste popolari di Palmanova
La tradizione è una costante in questa cittadina friulana: Palmanova vive del suo passato e non perde occasione di mostrare ai suoi visitatori la potenza e l'importanza che aveva nei secoli addietro. Tante sono le rassegne, gli eventi, le rieviocazioni storiche che si svolgono durante l'anno: ogni volta rappresentano un'occasione perfetta per diffondere un aspetto della cultura di questa terra. A tutto questo si sommano poi eventi musicali che occupano il calendario della stagione estiva: concerti sotto le stelle animano le serate di luglio e agosto, così come le rassegne cinematografiche, le mostre d'arte e i concorsi che si svolgono nella Piazza Grande o per le vie della città.

Ecco, a seguire, alcuni degli eventi imperdibili che Palmanova è fiera di mostrare:
  • Sapori di storia, storia di sapori
E' un gioco di parole che dà il titolo a un evento molto amato dai cittadini del posto. A maggio a Palmanova si tiene questa rassegna che ha lo scopo di diffondere la storia della città e di divulgare la sua prelibata gastronomia. Stand gastronomici e bancarelle con i prodotti tipici migliori delle aziende locali animano il centro cittadino attirando curiosi e golosi.
  • Rievocazione storica in costumi locali
La festa principale della città si svolge nel mese di luglio e che dagli anni Settanta rappresenta un appuntamento fisso per gli abitanti di Palmanova. Durante la seconda domenica del mese si festeggia e si onora il Santo Redentore, patrono di questa città fortezza. La data fa riferimento a quando nel 1602 per volere del Provveditore Generale Gerolamo Cappello fu innalzato per la prima volta nella città il vessillo della Repubblica di Venezia. In questo giorno i cittadini sono soliti indossare i vestiti tradizionali e le armature e ricreano l'atmosfera di quegli anni. Il momento più bello è la sfilata di dame, cavalieri, popolane e le danze e i duelli che prendono vita nella piazza. In serata si tiene una sfilata notturna.
  • Santa Giustina
La festa di Santa Giustina, patrona di Palmanova si tiene il 7 ottobre. Nello stesso giorno si celebra poi l'anniversario della fondazione di Palmanova (chiamato Ottobre palmarino).
  • Fiera dei sapori Friulani
E' ancora la gastronomia locale a diventare protagonista: nel mese di ottobre si celebra la Fiera dei sapori Friulani con buongustai che preparano ricette tipiche e cittadini che si dilettano con la pedalata dei sapori.
  • Palma on ice
D'inverno la città assume un fascino tutto diverso grazie alla magica atmosfera conferitole dai mercatini della rassegna ‘Palma on ice’. L'evento si svolge lungo tutto il mese di dicembre (e in particolare dall'8) fino al giorno dell'Epifania: in questo periodo la fortezza si accende di luci e tanti eventi dedicati ai giovani, alle famiglie e ai più piccini si svolgono per le vie della città. Nella Piazza Grande, inoltre, viene installata una pista per il pattinaggio sul ghiaccio, la ruota panoramica oltre a un trenino per i piccini che passa attraverso un bosco artificiale creato per esprimere il vero spirito natalizio. Anche in questa occasione non mancano i banchetti di cucina tipica: un clima davvero ospitale e caldo che non fa sentire il freddo che in questo mese caratterizza la zona e la città. Visitare Palmanova in questo periodo è quindi assolutamente consigliato, vi sembrerà di entrare in un libro di fiabe, quelle magiche che leggevate da bambini.

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