La città della Sirenetta
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Una terra di fiabe
Storia, leggenda, miti e favole: intorno a Copenaghen esiste un mondo immaginario complesso e variegato, che contribuisce a rendere ancor più ammaliante la capitale danese. La città è la patria della Sirenetta, come evidenziato dalla statua situata vicino al porto. O meglio, è la città adottiva di Hans Christian Andersen (nato a Odense, ma poi vissuto e morto qui), autore di celebri fiabe quali: La piccola fiammiferaia, La principessa sul pisello, Il brutto anatroccolo e, per l'appunto, la Sirenetta.
La posizione di Copenaghen è strategica. La città, infatti, fu la capitale dell'impero scandinavo ai tempi del re Cristiano II, quando il territorio imperiale comprendeva Danimarca, Svezia e Norvegia. Qui risiede la regina, Margreteh II. È anche un centro ricco d’arte e architettura ed è ben evidenziato da palazzi reali, musei e giardini.
Conta un totale di un milione e trecentomila abitanti, ma sa essere un centro a misura d'uomo, visitabile a piedi. Il centro della città è posto nei pressi della piazza di Radhuspladsen, situata proprio di fronte ai Giardini di Tivoli, il polmone verde di Copenaghen. Qui ha sede il parco di divertimenti, una struttura in continua espansione.
Georg Carstensen affermò in proposito che Tivoli non sarà mai terminato, frase ripresa in termini più o meno simili da Walt Disney a proposito di Disneyland, struttura ispirata a quella danese. Copenaghen è una tra le città più turistiche del Nord Europa ed è stata presa d'assalto sempre più negli ultimi anni da turisti di tutto il mondo.
Buona parte del merito è della regina, molto attiva nella vita culturale del centro (poco in quella strettamente politica, di cui si occupa il Parlamento), tant'è che Copenaghen nel 1996 ha conquistato la nomea di capitale europea della cultura.
Per chi si ferma in città un po' di tempo, è immancabile una gita fuori porta nella vicina Malmö, la città svedese cui la capitale danese è collegata tramite il ponte sull'Oresund.
Da non perdere, poi, nemmeno le escursioni alla scoperta dei bei castelli danesi, come quello di Kronborg, in cui è ambientato l’Amleto di Shakespeare, quello di Frederiksberg, a quaranta chilometri dalla capitale, e quello di Fredensborg, residenza primaverile e autunnale della regina.
Ogni momento è buono per visitare Copenaghen: se è vero che nei mesi invernali il freddo è pungente, il suo fascino durante il Natale è unico in virtù delle suggestive celebrazioni sul ghiaccio di Kongens Nytorv.
Leggende, storie e miti dei monumenti della capitale danese
I luoghi di interesse storico, artistico e, perché no, anche leggendario sono moltissimi a Copenaghen, motivo per cui vale la pena prolungare la visita così da scoprire gli scorci più belli della città conoscendo un po' la storia, sia della nazione che del suo popolo.
- Statua della Sirenetta
Una visita alla città di Copenaghen non può che iniziare dalla statua della Sirenetta, il monumento simbolo. Si tratta di una scultura in bronzo (la statua è alta 1,25 metri e pesa 175 chili) raffigurante una delle eroine più amate dei libri di fiabe scritti dal danese Hans Christian Andersen. È il 'benvenuto in città' per chi vi arriva via mare: si trova proprio all'ingresso del porto di Copenaghen e fu realizzata all'inizio del Novecento ad opera di Carl Jacobsen: da allora la statua è stata più volte presa d'assalto dai vandali. Nonostante questo, però, con la sua posizione a picco sul mare rimane uno dei simboli più importanti per i cittadini di Copenaghen.
- Fontana di Gefion
Un altro monumento legato al mondo fiabesco è la fontana di Gefion, situata vicino alla statua della Sirenetta. A pianta circolare rappresenta la nascita dell'isola – ovvero la Zelanda – su cui si trova Copenaghen. L'origine – racconta il mito – è legata ad una precisa volontà di Gefion che trasformò i suoi figli in buoi per farli lavorare più velocemente.
- Giardini di Tivoli
I Giardini di Tivoli sono un importante parco di divertimenti per bambini e adulti e rappresentano anche una vera e propria attrazione artistico-naturalistica. Situati nel centro di Copenaghen, alla base di ogni attrattiva ludica c'è la volontà di non rovinare l'oasi naturalistica e verde che il parco rappresenta. Il fondatore dei Giardini di Tivoli fu Georg Carstensen, che convinse re Cristiano VIII con l'espressione "quando la gente si diverte, non pensa alla politica". A lui si deve anche il Dyrehavsbakken, situato nella vicina città di Klampenborg. I Giardini di Tivoli sono uno dei più antichi parchi divertimento ancora oggi attivi. Realizzati il 15 agosto del 1843, inizialmente si trovavano fuori dalla città, ma con l'espansione di Copenaghen fanno parte appieno del tessuto urbano.All'interno del parco si trovano il teatro della pantomima, una costruzione cinese datata 1874, il lago e le vecchi fortificazioni.
- Amalienborg Palace
Sede della famiglia reale danese, è un complesso di quattro palazzine in stile rococò. All'interno c'è una piazza ottagonale dominata al centro dalla statua equestre di Federico V, realizzata da Jaques-Francois-Joseph Saly.
- Costruzioni religiose
La costruzione religiosa più importante di Copenaghen è la cattedrale, conosciuta anche come Vor Frue Kirke, una chiesa neoclassica datata 1829 e situata vicino all'Università. La chiesa è frutto del progetto dell'architetto Christian Frederik Hansen, ma non mancano i tratti di Bertel Thorvaldsen che ha ornato la struttura di statue. Un altro luogo di culto molto bello è la Vor Fresler Kirke con il suo altare barocco ed il suo organo a canne intagliato. Salendo sulla torre (alta 95 metri) di questa chiesa, è possibile godere di una bellissima vista panoramica della città. Per gli amanti delle costruzioni religiose, da non perdere anche il Santuario della Madonna di Aasebakken, a una ventina di chilometri da Copenaghen alla sommità di una collina chiamata "Poggio di Maria". Il santuario, dedicato alla patrona di Danimarca, presenta una bella statua in legno nero della Vergine, che sorregge il bambino Gesù con una mano, e, con l'altra (la sinistra) un mappamondo sormontato da una croce.
- Musei e luoghi d'arte
A Copenaghen non mancano certo i luoghi d'arte. Meritano una visita il Nationalmuseet, il più grande museo della nazione, dove sono custoditi alcuni importanti reperti sulla storia della Danimarca, il Thorvaldsens Museum, una sorta di perenne personale sulle opere del maestro neoclassico Bertel Thorvaldsen, nonché il Museo della resistenza danese, che ripercorre l'occupazione tedesca del paese durante la seconda guerra mondiale.
E ancora il Georg Jensen Museum (dedicato alle opere del famoso argentiere e ale porcellane reali), la collezione privata Ny Carlesberg Glypotetk, che svela i dietro le quinte del mondo della birra e il Geological Museum dedicato alla geologia danese.
- Castello di Rosenborg
Nel centro di Copenaghen sorge questo bellissimo castello rinascimentale, un tempo sede reale. Fu fatto costruire per volere di Cristiano IV e, nel corso degli anni, è stato più volte ampliato.
- Parlamento
Il Parlamento di Copenaghen sorge sulle rovine dell'antico castello della città ed è conosciuto anche come palazzo di Christiansborg. Ancora oggi si possono vedere le antiche stalle, le carrozze reali e le stanze usate per i banchetti ufficiali.
Fantasiosa e calorica, la creativa cucina danese
La parola chiave per descrivere la cucina danese è fantasia, ci sono tratti tipici della gastronomia scandinava, come la tradizione marittima (con salmone, trote e merluzzi in primis), ma ritoccate in modo originale e creativo. Si parte dalla colazione: un tipico risveglio a Copenaghen comincia in modo duplice: sì alla colazione mediterranea con yogurt, pane e marmellata, ma con l'aggiunta di uova e salumi tipici del Nord d'Europa.
La cucina danese è principalmente conosciuta per uno snack chiamato smørrebrød, si tratta di una tartina di pane (generalmente di segale), ricoperta di burro o paté di fegato e condita in vari modi (es: con uova, formaggi, salumi, caviale e e verdure), non troverete nessun bar, ristorante, locanda e osteria che non proponga questo snack tra i suoi antipasti. Per quanto riguarda i piatti tipici si annoverano le zuppe di vegetali (tra cui primeggia la zuppa di cavolo verde, chiamata Gronkalsupper), i pesci arrosto ricoperti di prezzemolo, il Jule risengrød, un mix di riso e mandorle, servito come antipasto e molti tipico a natale, la Alesuppe (zuppa d'anguille), la Gule ærter (zuppa di fave con pancetta, verdure e pezzi di salsiccia), solo per citare alcune delle tante zuppe calde che si potranno trovare nei menù di molti ristoranti.
La cucina danese è, come molte cucine nordiche, molto saporita e spesso i piatti vengono arricchiti da salsine: la più diffusa è una salsa che risponde al nome sennepssauce med fløde, fatta con uova, senape, aceto e panna montata fredda, un mix di calorie per rispondere al freddo clima nordico. Sempre per lo stesso motivo è molto comune trovare una variegata lista di dolci in tutti i menù: si va dal Æblekage, fatto con panna e mele, alle ciambelle fritte con zucchero, dal Fløderand ripieno di frutta cotta ai pasticcini di marzapane glassati, senza dimenticare il Rødgrød, un budino con i frutti di bosco e panna e i biscotti Klejner, tipici di Natale.
Per quanto riguarda il bere, birra e vino sono d'obbligo. Il vino rosso in questa zona è squisita, tra le birre si raccomandano quelle nazionali, di cui i danesi vanno fieri, come la Carlsberg o la Tuborg.
Tra i ristoranti raccomandati (ricordatevi di lasciare una mancia del 10%, qui è buona abitudine) si segnala il Noma, in Strandgade al civico 93, l'unico ristorante di cucina danese che vanta due stelle Michelin: si tratta di un locale molto intimo, con i pavimenti in legno che presenta un menù a sette portate con merluzzo e muesli tra i suoi piatti forte. Offre la tipica cucina nordica aggraziata dall'eleganza della nouvelle cousine francese. Da provare, anche se non è certo economico. E ancora Era Ora, un ristorante di lusso italiano, situato in Overgaden neden Vandet al civico 33B; la Gallette (in Larsbjørnsstræde, 9), un famoso e economico locale chiamato anche il paradiso dei pancake, dato che li servono sia dolci che salati; e il RizRaz Blå, specializzato in carne alla griglia cotta al momento sul barbecue, kebab e pesce situato in Kompagnistræde, al civico 20.
Un fitto calendario culturale, ma non solo
Da aprile a dicembre il calendario della capitale danese è sempre ricco di eventi. A Copenaghen si svolgono la maggior parte delle manifestazioni nazionali di questo paese. Gli eventi possono essere divisi in tre categorie:
- Storico - politici
Si parte con la festa dedicata alla regina, che si celebra in aprile, nel complesso di Amalienborg: la regina assiste alla parata reale dal balcone mentre la città si colora e si anima. Si prosegue con il 1 maggio caratterizzato da parate, bande musicali e banchetti con piatti tipici della cucina danese.
- Popolari
Uno degli eventi senza dubbio più sentiti è quello del Carnevale di Copenaghen, che si celebra tra maggio e giugno, nel fine settimana della Pentecoste: dura tre giorni e parate in costume e musiche animano il Fælled Park. Sempre a maggio si tiene un altro grande evento per la città, quello della Festival della Birra (Copenaghen's Beer Festival ) che consentirà di provare le migliori birre danesi e internazionali. Nello stesso mese si svolge in città il Festival Latino-Americano, con musiche e danze caraibiche, brasiliane e cubane. A giugno, e precisamente il 23, si festeggia Sankt Hans Aften con falò in tutte le spiagge del paese.
- Artistici e culturali
Tra gli eventi culturali grande spazio ha il cinema: in marzo si celebra il Festival del Cinema Notturno, il Natfilm Festival, uno degli eventi più seguiti dai danesi, dura 10 giorni e presenta pellicole prodotte in tutti i paesi del mondo. Un secondo momento, sempre legato al cinema, si tiene a ottobre con il Copenaghen's Gay and Lesbian Film Festival e i dibattiti annessi. Ad agosto la città si intellettualizza con gli spettacoli teatrali, le mostre d'arte e le letture di poesie dedicati al 1800 danese (riuniti nella rassegna Golden Days) e con i Sommerkoncerter i Vor Frue, i concerti estivi di Vor Frue Kirk. Gli amanti della musica jazz non possono perdersi invece l'appuntamento di luglio, con il Copenaghen Jazz Festival, che dura 10 giorni e vanta un numero incredibile di concerti, oltre 600. A Novembre il Jazz torna a essere dominante nella città di Copenaghen, grazie al festival d'autunno (stavolta un po' meno letterario, ma più popolare) che si celebra nei pub e nei centri di intrattenimento della città. Sempre in tema musicale c'è il Festival di Roskilde, il più famoso evento musicale di tutto il Nord Europa, che si svolge a Copenaghen in giugno. Un fitto calendario culturale che, non ha caso, ha aiutato nell'elezione di Copenaghen a Capitale europea della Cultura nel 1996.